Il silenzio dei palazzi| Andria perde il Teatro Astra: “Un capitolo di storia calpestato”

Il silenzio dell’amministrazione comunale accompagna la perdita di un importante patrimonio culturale
Giorno dopo giorno, la città di Andria assiste impotente alla perdita di pezzi significativi della propria storia e identità culturale. L’ultimo capitolo di questa triste narrazione è la trasformazione del storico Teatro Astra, un immobile intriso di storia e tradizione, in qualcosa di diverso da un teatro pubblico.
I legittimi proprietari hanno preso la decisione di rivedere la destinazione dell’edificio, consapevoli dell’inettitudine, del disinteresse e persino dell’indifferenza dell’Ente comunale. Solo qualche anno fa, l’amministrazione sembrava promettere una diversa sorte per il Teatro Astra, proponendolo come candidato per un finanziamento pubblico. Fondi comunitari e altre fonti di finanziamento pubblico e privato erano disponibili, ma il silenzio è divenuto l’arma più subdola di una politica incapace di dialogare con il territorio.
L’assenza di risposte concrete ha gettato al vento anche gli sforzi attivi dei cittadini, che hanno raccolto quasi tredicimila firme con una Petizione Pubblica nella speranza di salvare il Teatro Astra. Una mobilitazione cittadina che, purtroppo, è stata accolta con silenzio e inerzia da parte dell’amministrazione.
La situazione attuale riflette la progressiva regressione della città di Andria, che ha perso non solo i suoi uffici pubblici ma anche il suo potere contrattuale e, purtroppo, la sua dignità. Questo regresso è alimentato da una politica del consociativismo che sembra trincerarsi nei silenzi accondiscendenti anziché affrontare i problemi di fronte.
Le Libere Associazioni Civiche Andriesi, un raggruppamento di associazioni cittadine, esprimono la loro delusione e sconcerto di fronte a quanto sta accadendo. Rappresentanti dell’Ufficio di Coordinamento affermano che la città sta perdendo una pagina importante della sua storia, ridotta ad essere calpestata da un’amministrazione ritenuta dagli stessi cittadini la peggiore di tutti i tempi.
“Siamo convinti che il Teatro Astra andava salvato”, dichiara Savino Montaruli di “Io Ci Sono!”, sottolineando l’errore gravissimo di non aver candidato il progetto teatrale alle numerose opportunità di finanziamento disponibili. Le associazioni cittadine, che hanno promosso la più grande petizione popolare di Andria, denunciano il disinteresse dell’amministrazione verso la volontà popolare, affermando che in politica tali errori si pagano sempre.
In una città che si sta lentamente perdendo, i cittadini non intendono rassegnarsi a un destino peggiore. Le voci delle Libere Associazioni Civiche Andriesi si alzano per sottolineare l’importanza di proteggere il patrimonio culturale e la democrazia locale. Ma fino a quando l’amministrazione comunale rimarrà in silenzio, la città di Andria continuerà a perdere pezzi della sua storia.
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