Vicequestore del Commissariato di Polizia di Brindisi si toglie la vita in ufficio

Profondo cordoglio e sgomento, queste le emozioni fortissime e laceranti che l’intero ambiente della Polizia prova in queste ore, a seguito della scomparsa del vice questore aggiunto e vicedirigente della squadra mobile Sandra Manfrè, 42 anni, che si è tolta la vita stamane negli uffici della Questura di Brindisi utilizzando la pistola d’ordinanza.
Un gesto di cui si fanno fatica a comprendere le ragioni apparenti, visto che negli ultimi tempi non era accaduto nulla che potesse giustificarlo ma, com’è noto, ci sono nella mente umana dei recessi insondabili all’occhio delle altre persone, anche di quelle più vicine. Pare comunque che la Dirigente abbia lasciato un biglietto prima di uccidersi.
Originaria delle Isole Eolie, in forza dal 2017, come Commissario Capo, presso la Questura di Reggio Calabria, sempre distintasi per le sue capacità in una città certamente assai difficile dal punto di vista della lotta alla criminalità, nel 2022 aveva compiuto quella che aveva definito una scelta professionale e di vita, trasferendosi a Brindisi. Di Mesagne era infatti originario il marito, poliziotto anch’egli, e nella cittadina messapica la coppia viveva, allevando una bambina nata 4 anni fa.
Un fulmine a ciel sereno ha amputato di netto la storia e la felicità di questo nucleo familiare. I funerali si svolgeranno domani pomeriggio, alle 16.30, presso la chiesa di San Giovanni Paolo II.
“La magistratura brindisina tutta – scrive il presidente Pierpaolo Montinaro – si stringe, con profondo cordoglio, alla sua famiglia, in particolare al marito e alla piccola figlia, al questore e a tutto il personale in servizio presso la Questura di Brindisi nel dolore per la perdita di una donna e di una poliziotta di estrema sensibilità e disponibilità nel lavoro come nella vita. La sua prematura scomparsa costituisce un duro colpo per coloro che l’hanno conosciuta ed hanno lavorato con lei”.




