Brindisi, aggressione fisica ai danni di un operatore all’interno del centro di raccolta rifiuti
Un grave episodio di violenza è avvenuto nella giornata di ieri presso il Centro Comunale di Raccolta del Quartiere Paradiso, dove un operatore, addetto all’accoglienza, è stato brutalmente aggredito da due individui ancora non identificati.
Il lavoratore, come previsto dal regolamento comunale e nell’ambito delle sue funzioni, stava richiedendo al cittadino l’esibizione della tessera sanitaria e della documentazione attestante l’iscrizione al ruolo TARI. Tali controlli, di routine, sono indispensabili per garantire una corretta distribuzione di mastelli e buste per la raccolta differenziata, strumento fondamentale per assicurare un servizio ordinato, efficiente e rispettoso dell’ambiente.
Alla legittima richiesta, i due aggressori hanno reagito con estrema violenza, colpendo ripetutamente l’operatore che, in quel momento, stava svolgendo un servizio pubblico essenziale, a tutela dell’intera comunità e nell’interesse di tutti i cittadini. Il lavoratore, dunque, è stato soccorso e trasportato in ospedale, dove si trova tuttora ricoverato in osservazione, in attesa di ulteriori accertamenti medici. Le autorità di polizia giudiziaria hanno già avviato le indagini per identificare e perseguire i responsabili di tale gesto inqualificabile.
L’Amministratore di Teknoservice, Avv. Giulia Dicembre, ha voluto esprimere con forza la vicinanza della società al dipendente: “Siamo profondamente colpiti e addolorati per quanto accaduto. A nome mio personale e di tutta Teknoservice, desidero esprimere la più sincera solidarietà al nostro lavoratore e alla sua famiglia in questo momento difficile. Un’aggressione a un operatore che sta svolgendo il proprio lavoro è un’aggressione a tutti coloro che ogni giorno, con impegno e dedizione, garantiscono servizi indispensabili alla comunità. La nostra azienda non arretrerà di un passo nella difesa dei propri dipendenti e nel pretendere il rispetto delle normative. Invito tutti i cittadini a collaborare, comprendendo che il rispetto delle procedure non è un ostacolo, ma una garanzia di equità, trasparenza e qualità del servizio.”
Il Sindacato Fit-CISL, dopo aver duramente condannato l’accaduto, approfondisce tuttavia la questione, ponendola nel quadro di un più generale mancato supporto del quale gli operatori ecologici usufruiscono da parte delle aziende assegnatrici dell’appalto, nello svolgimento delle loro mansioni, accompagnando la critica ad una serie di suggerimenti che potrebbero alleggerirne il carico di lavoro e le tensioni eventuali con l’utenza:
“Nei Centri Comunali di Raccolta (CCR) di Brindisi, le aggressioni non sono episodi isolati – si legge nella nota rilasciata agli organi d’informazione e all’Amministrazione comunale – Il 31 ottobre 2024 avevamo già denunciato al precedente gestore, AVRpA S.p.A., gravi episodi di violenza verbale, chiedendo misure di sicurezza concrete: sbarra all’ingresso, telecamere funzionanti, vigilanza.
Niente è stato fatto. La giustificazione? L’azienda stava per lasciare l’appalto.
Oggi rivolgiamo la stessa richiesta alla Teknoservice S.r.l., ma con una precisazione: questa volta non accetteremo rinvii o silenzi.
Gli operatori dei CCR non possono lavorare da soli in turno. I loro compiti – registrare l’utenza, verificare i rifiuti, indirizzarli correttamente, distribuire buste e kit – comportano inevitabili attese e, talvolta, il rifiuto di conferimenti irregolari. È proprio in questi momenti che crescono tensioni e rischi di aggressioni.
Chiediamo inoltre un ampliamento immediato degli orari di apertura dei CCR. In passato orari più estesi hanno evitato o limitato abbandoni indiscriminati di ingombranti nelle strade”.




