Diodi di potenza: quando utilizzare questi componenti elettronici semiconduttori?
Un diodo è una semplice componente elettrica passiva che permette di consentire il flusso della corrente elettrica in un verso, andando invece a bloccarlo nell’altro. Sono anche noti come bipoli e sono stati ideati nella seconda metà del XIX secolo. Più precisamente il primo a illustrare il principio di un diodo pare sia stato Frederick Guthrie, un fisico britannico che con i suoi studi (datati 1873) anticipò persino Thomas Edison e le sue ricerche sull’effetto termoionico. Chiaramente in quasi due secoli di Storia anche il diodo ha fatto passi da gigante, evolvendosi sia in termini di componenti utilizzate che di struttura e di principi a cui fa riferimento. Ad esempio, i diodi a tempo di transito, i diodi a tre terminali, gli SCR, i triac, i diodi al germanio, i diodi Schottky e tantissimi altri ancora.
Se si è alla ricerca di strumenti altamente funzionali, si consiglia di affidarsi ad e-commerce specializzati nel settore come, ad esempio, quello di RS Components: realtà di riferimento nella vendita di componenti industriali e non solo. Infatti, i migliori diodi di potenza li trovi qui, potendo contare anche su un servizio puntuale, attento e professionale. Detto questo, prima di entrare nel merito dei prodotti disponibili, potrebbe esserti utile scoprire qualcosa di più sulle principali tipologie di diodo attualmente in circolazione.
Tipologie e modelli di diodo
Una prima distinzione che spesso viene effettuata parlando di diodi è quella tra diodi in corrente continua e diodi in corrente alternata. Nel primo caso il componente elettrico è riconducibile a un generatore di tensione o a una resistenza. Nel secondo caso il componente permette il passaggio soltanto della semionda positiva della sinusoide, bloccando quella negativa. Un’altra tipologia di diodo è quello a giunzione p-n, che viene realizzato attraverso un processo metallurgico specifico. A questo si aggiunge il diodo a giunzione p-n reale, che non impedisce il passaggio completo di corrente nel caso in cui venga polarizzato inversamente. Si parla di diodo al germanio nel caso in cui il componente presenti parti realizzate con questo particolare elemento chimico.
Si parla invece di diodo Schottky nel caso in cui il componente presenti una barriera rettificante metallo-semiconduttore al posto della classica giunzione a semiconduttore. I diodi Schottky sono dotato di una tensione di rotazione bassa, compresa tra 0,15 e 0,45 Volt, ma hanno tempo di recupero più rapido e maggiore efficienza, al di là del fatto che occupano uno spazio più ridotto rispetto ad altri modelli di diodo. Un’ultima tipologia di diodo particolarmente apprezzata è il cosiddetto diodo raddrizzatore, che permette di rettificare le correnti alternate, convertendole in correnti continue.
Dove acquistare diodi di potenza
In linea generale i diodi di potenza vengono utilizzati in tutte le circostanze che prevedano il blocco della tensione delle applicazioni: anche nel caso in cui sia necessaria una qualsiasi forma di prevenzione della saturazione del transistor. Da questo punto vista è utile sottolineare che proprio il diodo Schottky ha un anello di protezione integrato, che lo tutela in caso di sollecitazioni. Il diodo raddrizzatore invece viene utilizzato nel caso in cui sia necessario far passare una corrente in un circuito in una direzione.
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