Bari, metà delle attività commerciali risulta non in regola con i pagamenti TARI
TARI Bari: secondo gli ultimi controlli del nucleo ispettivo tributi del Comune, quasi la metà delle attività commerciali verificate non avrebbe mai corrisposto la tassa sui rifiuti. Le verifiche, avviate e aggiornate al 19 novembre 2025, hanno portato all’individuazione di 329 esercizi non iscritti o mai registrati ai fini TARI, con un danno stimato di oltre due milioni di euro per le casse pubbliche.
Le irregolarità accertate riguardano diverse zone della città e numerose tipologie di esercizi, con un impatto diretto sulla ripartizione dei costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti tra le attività in regola e quelle che, fino a oggi, non risultavano contribuire.
TARI Bari, irregolarità diffuse tra le attività commerciali
Le attività non in regola con la TARI Bari risultano distribuite in modo omogeneo sul territorio cittadino, senza differenze significative tra i quartieri centrali, le aree periferiche e la zona industriale. Tra i casi riscontrati figurano esercizi dedicati alla ristorazione, al commercio al dettaglio e all’ingrosso, oltre a strutture di medie e grandi dimensioni.
In numerose situazioni, i titolari hanno attribuito la mancata iscrizione alla TARI a presunti errori amministrativi, a dimenticanze oppure a una gestione non corretta degli adempimenti fiscali. In altri casi, non sarebbe mai stata presentata l’autodichiarazione obbligatoria per l’attivazione del tributo, con la conseguenza che il costo del servizio è ricaduto per anni sulle imprese regolarmente registrate.
Secondo le stime elaborate dagli uffici comunali, un singolo esercizio commerciale di grandi dimensioni può arrivare a dover versare fino a 45.000 euro l’anno di tassa rifiuti, mentre alcune attività storiche accumulano debiti che superano i 250.000 euro. Il recupero delle somme, tuttavia, resta limitato agli ultimi cinque anni, in conformità con i termini di legge.
TARI Bari, le misure per regolarizzare i pagamenti
L’amministrazione comunale ha ricordato che sono previsti strumenti specifici per favorire l’adempimento spontaneo da parte delle attività non in regola. Un rappresentante istituzionale ha spiegato che sono possibili percorsi di rientro mirati.
«Esistono regolamenti che consentono di ridurre fino al 50% le sanzioni per chi adempie spontaneamente all’obbligo tributario e regolarizza la propria posizione», ha dichiarato il funzionario, precisando che restano comunque utilizzabili ulteriori strumenti onerosi previsti dalla normativa vigente.
Parallelamente, il nucleo ispettivo tributi proseguirà con i controlli incrociando le banche dati disponibili, con l’obiettivo di ampliare la platea dei contribuenti registrati e garantire una maggiore equità nel riparto dei costi del servizio di igiene urbana.
Prospettive e prossimi passi sui controlli TARI Bari
Nei prossimi mesi è previsto un ulteriore potenziamento delle attività ispettive sulla TARI Bari, accompagnato da campagne informative rivolte in particolare ai titolari di esercizi commerciali. L’amministrazione sottolinea l’importanza della collaborazione da parte delle imprese, ricordando che una più ampia adesione al pagamento del tributo può contribuire, nel medio periodo, a ridurre la pressione economica su chi ha sempre assolto regolarmente agli obblighi.
Il Comune invita pertanto i soggetti potenzialmente interessati a verificare la propria posizione e, se necessario, ad attivare le procedure di regolarizzazione, sfruttando gli strumenti che consentono la riduzione delle sanzioni e il pagamento dilazionato delle somme dovute.
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