Foggia, sicurezza in via Piave: violazione dei sigilli e taxi abusivo nello stesso quartiere
Due episodi avvenuti a poche ore di distanza hanno riacceso l’attenzione sul tema della sicurezza in via Piave, nel quartiere Ferrovia. Prima la riapertura abusiva di un locale sottoposto a sequestro, poi le minacce rivolte a una coppia da parte di un conducente di taxi abusivo. Due fatti distinti ma collegati da un filo comune: la crescente sensazione di impunità in una delle zone più complesse della città.
Violazione dei sigilli: la legge è chiara
Secondo quanto riferito, il primo episodio riguarda la violazione dei sigilli di un immobile sottoposto a sequestro. L’articolo 349 del Codice Penale punisce tale reato con la reclusione da sei mesi a tre anni e una multa. A seconda delle circostanze, possono configurarsi anche i reati di sottrazione o danneggiamento di beni sequestrati (art. 334 c.p.), invasione di edifici (art. 633 c.p.) o danneggiamento (art. 635 c.p.).
Nell’area sono presenti diverse telecamere di sorveglianza: si chiede l’acquisizione immediata dei filmati per accertare le responsabilità, il ripristino dei sigilli e la messa in sicurezza dell’immobile.
Taxi abusivo e minacce: doppia violazione di legge
Il secondo episodio, sempre in via Piave, ha riguardato un presunto servizio di trasporto abusivo. Un conducente, privo di licenza, avrebbe intimidito due residenti per una questione di parcheggio. La normativa di riferimento è la Legge 21/1992 sui servizi pubblici non di linea, insieme agli articoli 85 e 86 del Codice della Strada, che vietano l’esercizio senza titolo e prevedono il sequestro del veicolo (art. 213 CdS).
Le minacce costituiscono invece reato ai sensi dell’art. 612 del Codice Penale. Si tratta di illegalità economica che danneggia gli operatori regolari, la società concessionaria della sosta e le entrate comunali.
Incontro in Prefettura e richieste di intervento
Gli episodi si collocano a ridosso di un incontro in Prefettura tra le istituzioni locali e i rappresentanti del gruppo “Difendiamo il Quartiere Ferrovia di Foggia”, presenti Prefetto, Questore, Carabinieri, Guardia di Finanza e funzionari prefettizi.
Dal tavolo è emersa la volontà di istituire un protocollo di controllo di vicinato e un canale operativo diretto con la Questura. Si è inoltre discusso della reintroduzione di un’ordinanza anti-alcol già richiesta in passato. Tuttavia, la cronaca di via Piave evidenzia la necessità di azioni immediate: pattuglie a piedi nelle ore serali, uso di lettori targhe per individuare veicoli senza assicurazione e sequestri tempestivi dei mezzi impiegati per trasporti abusivi.
Richiesta di presenza dell’Esercito
Una petizione sottoscritta da oltre 3.300 cittadini chiede l’estensione dell’Operazione Strade Sicure anche al quartiere Ferrovia. L’Esercito, già operativo in molte città italiane, ha una funzione deterrente e di supporto alle forze dell’ordine.
Come sottolineano i promotori, “chi rispetta la legge non ha nulla da temere: la presenza dell’Esercito è una garanzia di sicurezza, non un segno di militarizzazione”.
Le richieste dei residenti sono chiare: acquisire le immagini delle telecamere, individuare i responsabili della violazione dei sigilli, contrastare il fenomeno dei taxi abusivi e garantire sicurezza e legalità nel quartiere.
Il messaggio rivolto alle istituzioni è inequivocabile: la legge deve essere applicata per tutti, senza eccezioni. Solo così sarà possibile restituire ai cittadini la serenità che da troppo tempo chiedono.
PugliaPress
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