Il grande bluff dell’Assessore Lopalco
Il 9 febbraio l’Assessore alla salute della Regione Puglia inviava al Ministero i nuovi dati della pandemia in Puglia, assicurando abbondanza di posti letto in area medica e in rianimazione. L’Assessore Lopalco dichiarava: “Abbiamo fatto capire al ministero che i posti letto definiti disponibili ma non attivati erano attivabili in qualsiasi momento.” Evidentemente lo scopo era quello di far rientrare la Puglia in Zona Gialla, alla vigilia del week end di san Valentino. L’intento fu raggiunto: nella notte tra il 10 e l’11 febbraio il Ministro Speranza cambiò il colore della Puglia: da arancione a giallo e fino al 14 marzo tutti liberi.
Il 16 marzo, lo stesso Assessore Lopalco ha comunicato che non ci sono più posti letto liberi negli ospedali pugliesi. Da oggi, 17 marzo e fino al 6 aprile, saranno garantiti solo ricoveri in codice rosso, i ricoveri oncologici, l’assistenza per le malattie rare e gli interventi relativi a patologie con prognosi di rapido aggravamento.
Come mai si è passati in appena un mese dall’avere abbondanza di posti letto a non averne più? E’ la domanda che tutti si fanno
La Regione Puglia aveva comunicato al Ministero la disponibilità di 724 posti letto aggiuntivi di cui 44 in terapia intensiva, attingendo alla sanità privata.
Invece è invece accaduto che dei 724 posti ne sono disponibili e attivati in realtà meno di 300, tant’è che l’Assessore Lopalco ha convocato stamattina i rappresentanti della sanità privata pugliese servirebbero non meno di 200 posti letto, di cui almeno 40 terapia intensiva.