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Casa d’appuntamenti Gioia del Colle: imprenditore indagato per sfruttamento

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na casa d’appuntamenti a Gioia del Colle è stata scoperta dalla Guardia di Finanza. Un imprenditore 70enne è indagato per sfruttamento della prostituzione. La struttura, che ospitava un’attività di ristorazione, nascondeva stanze usate per incontri a pagamento.

Casa d’appuntamenti Gioia del Colle: scoperta e dettagli investigativi

L’indagine sulla casa d’appuntamenti di Gioia del Colle è iniziata nel 2021 ed è durata fino a marzo 2025. Le Fiamme Gialle hanno rilevato che l’imprenditore gestiva un ristorante con camere per affitti brevi, alcune delle quali erano utilizzate regolarmente da due donne per incontri sessuali a pagamento.

Le testimonianze di alcuni clienti, in particolare camionisti, hanno rivelato che le prestazioni venivano pagate 70 euro, con 20 euro destinati all’imprenditore. Le donne hanno confermato di ricevere visitatori fino a quattro volte al giorno, per diversi giorni alla settimana.

Ulteriori dettagli sono disponibili nel rapporto delle inchieste locali.

Reazioni giudiziarie alla casa d’appuntamenti Gioia del Colle

Durante gli interrogatori, una delle donne ha dichiarato che non esisteva una quota fissa per l’imprenditore, ma che gli venivano consegnate piccole somme o massaggi occasionali. Gli investigatori hanno identificato anche una seconda donna sudamericana coinvolta.

L’imprenditore ha negato ogni accusa, sostenendo di ignorare la natura delle attività nelle stanze e giustificando la presenza di denaro come “inspiegabile”. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha definito la tesi “del tutto inverosimile”.

La Guardia di Finanza ha proceduto al sequestro della struttura. La Procura aveva chiesto gli arresti domiciliari, ma il giudice ha disposto l’obbligo di dimora.

Per approfondimenti sulle operazioni della Guardia di Finanza, consulta il sito ufficiale della GdF.

Le indagini sulla casa d’appuntamenti a Gioia del Colle proseguono. Non si esclude l’emergere di nuovi elementi o ulteriori soggetti coinvolti. La comunità resta in attesa di sviluppi.

Redazione Pugliapress

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