Taranto – “Di terra di Mare di Cielo”, l’agricoltura sostenibile al centro di un incontro
MARTINA FRANCA – Cosa si può considerare sano in agricoltura? E cosa si intende per agricoltura sostenibile? A queste e ad altre domande si cercherà di dare risposta il prossimo giovedì 13 febbraio, a Martina Franca, a partire dalle 18.30, nella Biblioteca comunale “Isidoro Chirulli”, in Piazza Roma 32, nell’ambito del progetto “Di Terra di Mare di Cielo. Parole e immagini per riflettere sul futuro del nostro pianeta”, un progetto che nasce da un’idea della storica dell’arte Lia De Venere, realizzato dall’Associazione Culturale ETRA E.T.S. e promosso dalla “Teca del Mediterraneo”, la biblioteca multimediale del Consiglio Regionale della Puglia.
L’appuntamento, focalizzato sul tema dell’agricoltura sostenibile e organizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale, si aprirà con i saluti del sindaco Franco Ancona e l’intervento del consigliere regionale Donato Pentassuglia il quale, a nome del Consiglio Regionale, donerà alla biblioteca una serie di pubblicazioni sulle tematiche del progetto.
A seguire la presentazione dell’artista Nico Angiuli a cura della storica dell’arte e direttrice artistica, Lia De Venere. Angiuli, artista attivo a livello internazionale, co-fondatore del collettivo d’arte Ilmotorediricerca impegnato tra Italia, Albania e Grecia, vicino alla poetica di Pino Pascali di cui realizza una sorta di ciclo “postumo” a partire dai taccuini personali dell’artista, nel 2018 è tra gli artisti premiati nella terza edizione del Premio Italian Council promosso dal MIBACT.
Angiuli realizza progetti che indagano il mondo del lavoro, tra questi anche Tre Titoli, video che verrà proiettato nel corso della serata, sulla ciclicità della violenza nelle terre agricole del Sud Italia.
In Tre Titoli, ritroviamo aneddoti del mondo bracciantile del primo Novecento intrecciati con dinamiche contemporanee della piccola comunità di ghanesi (circa 300) che, da diversi anni, occupano in maniera quasi stanziale poderi abbandonati, lavorando nei campi della frazione Tre Titoli, agglomerato abitativo di epoca fascista, a pochi km da Cerignola.