Cronaca LecceLecce e provincia

L’uxoricida di Taurisano incapace di fornire spiegazioni per il suo folle gesto.

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Ha ucciso la moglie a coltellate al culmine di una lite Albano Galati, 56enne di Taurisano, ma ha affermato di non ricordare nulla dei momenti che hanno preceduto la sua azione omicida e quindi anche delle motivazioni alla base del folle gesto. In chiaro stato di dissociazione dalle sue evidenti responsabilità, l’uomo è stato interrogato dal procuratore Guglielmo Cataldi e dalla sostituta Giorgia Villa, alla presenza dei suoi avvocati, ancora prima di condotto nel carcere di Borgo San Nicola, a Lecce, in attesa dell’udienza di convalida del fermo, ma non ha fornito al momento alcuna collaborazione.

La vittima di questo femminicidio, verificatosi attorno alle 18.30 di ieri in via Corvaglia, nel comune del sud Salento, è Aneta Danielczyk, 50 anni, di origine polacca. La donna è stata condotta in fin di vita in ospedale dagli operatori del 118, ma il suo cuore non ha retto alle numerose ferite riportate, inferte con con un coltello da cucina lungo 30 cm e con un taglierino con lama spezzata che gli uomini della locale stazione dei Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato nell’abitazione.

Le urla profuse dalla donna nei drammatici momenti dell’aggressione avevano attirato nell’immediato i soccorsi anche di una vicina di casa, ferita anch’essa da Galati, sia pure non gravemente. Per questo motivo, a carico dell’uomo, oltre che il delitto di omicidio volontario è possibile possa essere contestato anche quello di “tentato omicidio”.

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