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Taranto – Blitz dei leghisti contro gli ambulanti: esplode la protesta dei bagnanti

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CASTELLANETA MARINA – Protesta dei bagnanti che ieri si sono imbattuti in un Blitz di “Noi con Salvini” che erano lì per manifestare contro la presenza di venditori ambulanti: “Le nostre spiagge le vogliamo piene di turisti e non di abusivi di giorno e stupratori di sera”  (Qualche giorno fa c’era stato un tentativo di violenza sessuale a danno di una diciassettenne del posto – a questo link l’articolo completo – da parte di un cittadino marocchino, sottoposto a fermo dai carabinieri della locale stazione).

I militanti leghisti, si sono prima fermati da un ambulante che vendeva collanine nei pressi del lido “La barchetta”, intimandogli di andar via e poi sono arrivati in spiaggia. Ma inaspettata e furente è stata la reazione dei bagnanti, che sono intervenuti in difesa del venditore e insorti contro il gruppo di leghisti: “Fascisti, squadristi, razzisti, via di qui, non vi vogliamo”. In un video, apparso sul sito di “Repubblica” i cittadini “invitano” ad andar via dalla spiaggia i manifestanti.

A guidare il presidio di leghisti c’era il parlamentare barese Rossano Sasso che, al termine dell’alterco acceso con i bagnanti ha parlato di aggressione verbale: “Abbiamo chiamato i vigili per chiedere di controllare la presenza di venditori abusivi in spiaggia, ma ci hanno detto che non potevano: questa è la notizia, che la polizia municipale non poteva intervenire.”

Il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano ha espresso il suo supporto alla reazione di protesta dei cittadini: “Anche i bagnanti pugliesi sono speciali. Orgoglioso dei miei concittadini che sanno distinguere tra la brava e la cattiva gente. E noi stiamo dalla parte della brava gente senza distinzione di razza, di religione, di nazionalità. Se altri diversi dai nostri fratelli di colore avessero il coraggio e la forza fisica di vendere cose e cosine camminando sotto il sole sulle nostre spiagge, renderebbero a noi tutti un servizio del quale c’è bisogno. Molti meridionali vivono ancora così sulle nostre spiagge. Chi si ammazza di fatica sotto il sole per guadagnare quattro soldi è per forza una persona perbene perché altrimenti si dedicherebbe ad altro.”

Dichiarazione di Pino Gesmundo segretario generale Cgil Puglia : “È veramente triste e indegno l’atteggiamento di parlamentari e politici che, invece di impegnarsi per creare le condizioni per lo sviluppo e per la convivenza civile e solidale sui nostri territori, impegnano il loro tempo con ronde “illegali” per raccattare qualche consenso elettorale, infierendo sulle condizioni di povertà e debolezza di uomini e donne, che approdano faticosamente sulle nostre terre per costruirsi una prospettiva di vita dignitosa. La Cgil pugliese, quella della terra di Di Vittorio, di Salvemini e di Moro, che si è sempre caratterizzata per essere terra di accoglienza e integrazione, esprime sdegno per questi atteggiamenti vergognosi ed infami!  Il ministro degli interni Salvini intervenga e condanni politicamente e nel suo ruolo istituzionale questi atti non degni di un Paese civile e democratico come il nostro! Se non lo facesse darebbe prova del suo spirito “razzista”, che è cosa inammissibile per un ministro della nostra Repubblica! Chiederemo formalmente e scriveremo a tutte le Prefetture pugliesi di intervenire per evitare che simili atti si ripetano.

Un grazie ai bagnanti di Castellaneta per averci messo la faccia e aver dato la giusta risposta civile e democratica a un manipolo di analfabeti civici. Le richieste di legalità e sicurezza sono questioni troppo serie per essere gestite con ronde illegali. Esistono istituzioni preposte che devono svolgere le azioni di loro competenza. Non ci serve una giustizia sommaria ma una giustizia nel rispetto delle leggi!”

Dichiarazione del presidente del gruppo regionale di Direzione Italia/Noi con l’Italia, Ignazio Zullo: “Essere onorevoli non significa dare la caccia all’uomo e se questo avviene con la veemenza squadrista e con la prepotenza della forza che il ruolo conferisce, significa un po’ di umanità l’abbiamo perduta.  Se un onorevole ritiene che chi sta in spiaggia a vendere mercanzie stia compiendo un reato, è tenuto a chiamare le forze di polizia cui spetta il compito di accertare la regolarità dei comportamenti. E questo indipendentemente dal colore della pelle perché, diciamolo, anche tanti italiani sono costretti per necessità a vendere mercanzie, bibite, cocco e altro nelle spiagge. Fare di ogni erba un fascio o etichettare le persone per il colore della pelle mi sembra fuori da ogni minimo di buonsenso, umanità e di rispetto delle dignità della persona umana. E lo dico da politico non certo del PD, ma da uomo che coltiva valori e ideali liberali di centrodestra.”

(Foto credit – ANSA)

 

 

Redazione Pugliapress

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