Taranto – Ilva, Di Maio insoddisfatto del piano occupazionale. In mattinata chiederà all’Avvocatura parere su gara
TARANTO – Nulla di fatto nell’incontro di ieri al MISE durato tre ore, per discutere del futuro del siderurgico a Taranto. Il vice premier e ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, si è detto ancora insoddisfatto del piano occupazionale prefigurato nella proposta di Mittal: “Senza una offerta migliorativa del piano occupazionale non ci sarà una nuova convocazione, perché non ha senso rivederci se si prevedono 10.000 assunti su oltre 13.500 e tutti gli altri che devono restare a carico dello Stato” ; Di Maio ha inoltre annunciato che in giornata sarà all’avvocatura dello Stato per “La richiesta di parere per quanto riguarda l’annullamento in autotutela della gara di ArcelorMittal che entra in Ilva”.
Il vicepremier ha inoltre espresso la volontà di andare fino in fondo alla questione e, di non voler affidare Ilva ragionando esclusivamente in termini di produttività, ma dando invece priorità dovuta ad occupazione e ambiente: “Bisogna smetterla con l’idea che servono solo i soldi. Mi si chiede di risolvere in tre mesi una cosa abbandonata da 20 anni. Ma io non mollo l’Ilva a chiunque”.
Mino Borraccino (consigliere regionale di Sinistra Italiana/Liberi E Uguali): “Ancora una volta un incontro presso il Ministero e ancora una volta il Governo, invece di dire chiaramente e una volta per tutte cosa vuole fare, annuncia che chiederà un altro parere all’avvocatura dello Stato. Questa volta per sapere se può annullare la gara, ma, a mio avviso, si tratta di una ulteriore perdita di tempo. Si metta fine a questo stillicidio e il M5S faccia insieme a noi la battaglia per nazionalizzare la fabbrica di Taranto per mettere in atto quello che, da sempre, si è sostenuto in questi anni: nessun posto di lavoro deve andare perduto, quindi il reddito di 20.000 famiglie sia messo in sicurezza; si faccia la Valutazione del Rischio e dell’Impatto Sanitario, applicando le linee guida VIIAS che il precedente Governo aveva stralciato dall’autorizzazione ambientale. Nazionalizzare l’Ilva è oramai l’unica strada possibile per restituire dignità e futuro ai lavoratori e garantire la tutela della salute per i cittadini.”
ArcelorMittal: “L’incontro di oggi al MISE ha consentito la ripresa del dialogo tra ArcelorMittal, le organizzazioni sindacali e i Ministeri interessati. Per questo lo riteniamo positivo. L’impegno è di dedicare i prossimi giorni all’approfondimento delle rispettive posizioni, alla verifica di questioni tecniche e legali e alla definizione di successive ipotesi di lavoro in modo da potersi incontrare nuovamente a breve su basi più efficaci”.