Taranto – Ilva, previsti 5500 esuberi. Fiom Cgil: “Interrotta trattativa. Assemblee e mobilitazioni per respingere la proposta di Mittal.”
“Si sono svolti dall’inizio della settimana diversi incontri presso il Ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza Ilva alla presenza del Vice Ministro Teresa Bellanova, dei Commissari, dell’azienda e delle organizzazioni sindacali. Al termine degli incontri abbiamo unitariamente considerato che è ormai esaurita questa fase negoziale. Senza una modifica delle posizioni di Arcelor Mittal su occupazione, salari e diritti per i lavoratori, la trattativa non può riprendere. Mentre in precedenza si era discusso del salario, registrando grandissime distanze sul Pdr, oggi il tema è stato l’occupazione. Arcelor Mittar ha ribadito la volontà di partire da 10 mila lavoratori per arrivare a 8.500 nel 2023, mentre ovviamente l’occupazione va garantita a tutti i 14 mila dipendenti. Continuando a pretendere di tagliare salari, lavoro e diritti non si va da nessuna parte.
Nei prossimi giorni saranno convocate le assemblee per spiegare ai lavoratori quanto sta accedendo e le RSU definiranno le forme di mobilitazione. Da oggi siamo in stato di agitazione e saranno programmate delle iniziative di sciopero che accompagneranno questa fase”. Lo dichiara in una nota Francesca Re David, segretaria generale della Fiom-Cgil.”
Ufficio stampa Fiom-Cgil