Non brilla nel ballo, ma conquista con l’anima: Beppe Convertini a Ballando con le Stelle passa il turno
Penalizzato dalla giuria, Beppe Convertini emoziona a Ballando con le Stelle con la sua pugliesità, il dialetto martinese e i valori della famiglia


Penalizzato dalla giuria, ha già vinto come uomo e i telespettatori lo promuovono alla prossima
Il debutto di Beppe Convertini a Ballando con le Stelle non è stato brillante dal punto di vista tecnico. La giuria è stata severa, i voti lo hanno penalizzato e i passi non sono stati fluidi. Convertini stesso ha ammesso con autoironia di essere “legnoso”, un ballerino improvvisato che deve ancora imparare molto.

Eppure, quello che si è visto sul palco di Rai 1 è andato ben oltre la danza. Beppe Convertini ha conquistato con l’anima. La sua presenza non è stata una gara di stile, ma un racconto di vita.
Sul palco ha portato la sua pugliesità più autentica, quella di un uomo profondamente legato alle radici di Martina Franca.
In più momenti si è lasciato andare al dialetto martinese, con spontaneità e naturalezza, regalando al pubblico un frammento vero della sua terra.
Non era una trovata di scena, ma il gesto istintivo di chi vive la propria identità senza filtri. Proprio questa autenticità ha reso la sua esibizione diversa dalle altre: imperfetta nella tecnica, ma perfetta nell’anima.
Il momento più toccante è arrivato quando ha parlato della sua famiglia. Beppe Convertini ha ricordato con emozione la madre Grazia, donna forte e coraggiosa che dopo la morte del marito non ha mai smesso di sostenere i figli, spingendolo a studiare e a inseguire i propri sogni.
Una testimonianza che ha commosso, trasformando il palcoscenico di un talent show in un luogo di verità e memoria condivisa.
Non ha ballato bene, è vero. Ma in quell’imperfezione si è mostrato più umano, più vicino a chi lo guarda da casa. E se la giuria ha segnato un confine con i numeri, il pubblico ha già superato quel confine con l’applauso.
Convertini è entrato in gara con la stessa educazione e professionalità che da sempre lo contraddistinguono in televisione.
La sua disinvoltura dialettica, la capacità di emozionare anche con una frase in dialetto, il sorriso sempre rispettoso: sono questi i segni di una vittoria che non ha bisogno di punteggi.
Le prossime puntate saranno la sua vera sfida. Non potrà che migliorare, perché la tecnica si impara e il percorso è appena iniziato.
Ma se è vero il proverbio che gli ultimi saranno i primi, allora Beppe Convertini è già primo. Primo nella stima, nell’umanità, nella capacità di raccontarsi con semplicità e senza artifici.
Ora la partita si sposta fuori dalla giuria. Tocca ai telespettatori decidere, e soprattutto ai pugliesi e ai martinesi, che lo riconoscono come uno dei loro figli migliori.
Convertini merita di essere votato non per i passi di danza, ma per ciò che rappresenta: un uomo vero, un pugliese autentico, che non ha paura di mostrarsi fragile e che porta in prima serata l’anima della sua terra.
Votare Beppe Convertini significa premiare la sostanza oltre l’apparenza, la verità oltre la tecnica. Ed è questo, al di là del ballo, il messaggio più bello che ha regalato al pubblico.
Alla fine il televoto premia Convertini
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