Maltempo in Puglia: richiesta calamità per vento forte e piogge alluvionali
Il maltempo in Puglia ha provocato danni significativi tra la provincia di Foggia e il territorio di Ostuni, dove si sono registrati rispettivamente venti forti e piogge alluvionali. La richiesta di declaratoria di calamità è stata inoltrata al Ministero dell’agricoltura dopo l’approvazione della Giunta regionale, in un contesto in cui nel 2025 sono già stati contati 60 eventi climatici estremi sul territorio.
Maltempo in Puglia: territori fragili e 60 eventi estremi nel 2025
La proposta urgente inviata al MASAF riguarda la richiesta di riconoscimento delle eccezionali avversità atmosferiche che hanno colpito la provincia di Foggia, interessata da violente raffiche di vento, e la zona di Ostuni, dove si sono verificate piogge alluvionali. L’obiettivo è consentire l’accesso al Fondo di Solidarietà Nazionale agli aventi diritto. Secondo quanto comunicato da Coldiretti Puglia, gli eventi si collocano in un quadro di crescente instabilità climatica, che solo nei primi mesi del 2025 ha registrato 60 episodi estremi nella regione.
La fragilità idrogeologica del territorio è confermata da una percentuale allarmante: l’89% dei comuni pugliesi è esposto a rischio idrogeologico. Tale vulnerabilità è aggravata dal cambiamento climatico, dalla progressiva cementificazione e dall’abbandono delle aree agricole, oltre che dall’espansione di superfici impermeabili come i campi fotovoltaici installati a terra.
Maltempo in Puglia e riduzione delle superfici agricole
Coldiretti evidenzia come negli ultimi 50 anni sia scomparso quasi un terreno agricolo su tre, con una riduzione del 30% della superficie agricola utilizzabile. In Puglia risultano consumati complessivamente 160mila ettari, suddivisi tra le diverse province: 28.149 ettari a Foggia, 37.275 a Bari, 39.739 a Lecce, 11.105 nella BAT, 19.989 a Brindisi e 23.747 a Taranto.
La progressiva scomparsa di suolo fertile incide direttamente sulla capacità produttiva delle campagne e sulla resilienza dell’intero sistema agricolo regionale. Per questo, l’organizzazione agricola ribadisce la necessità di tutelare il patrimonio rurale attraverso un adeguato riconoscimento economico e culturale del lavoro svolto nelle campagne.
Il maltempo e i cambiamenti climatici mettono inoltre a rischio 139 specie vegetali e 9 specie animali considerate vulnerabili sul territorio pugliese, oltre a 245mila ettari di aree naturali protette, tra cui i parchi nazionali del Gargano e dell’Alta Murgia.
Coldiretti sottolinea l’urgenza di approvare la legge sul consumo di suolo, attesa da quasi dieci anni, per garantire strumenti avanzati di tutela del territorio. Sono richiesti anche interventi strutturali di manutenzione, raccolta, recupero e gestione delle acque meteoriche, insieme al potenziamento degli invasi e alla creazione di bacini di raccolta. Misure considerate fondamentali per affrontare gli effetti del cambiamento climatico e salvaguardare la produttività agricola regionale.
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