Due opifici illegali scoperti in Puglia per contrabbando sigarette
La Guardia di Finanza ha scoperto due opifici clandestini per la produzione industriale di sigarette. Gli stabilimenti si trovano a Stornara (FG) e ad Andria (BT). L’operazione rientra in un’inchiesta europea contro il contrabbando sigarette.
Le indagini sono partite da un sequestro avvenuto a Palermo. Gli inquirenti hanno ricostruito una rete illegale attiva in più regioni. I produttori confezionavano sigarette con marchi contraffatti e le distribuivano sul mercato nero.
Opificio a Stornara: sequestro da 1,3 milioni di euro
A Stornara, i militari hanno trovato un impianto industriale del valore di circa 1,3 milioni di euro. Il macchinario produceva fino a due milioni di sigarette al giorno. All’interno lavoravano dieci persone, tutte di nazionalità ucraina e bulgara. Gli agenti le hanno denunciate per violazione delle norme sul contrabbando sigarette.
Oltre agli impianti, la Guardia di Finanza ha sequestrato 13 tonnellate di sigarette già confezionate. Ha trovato anche filtri, carta e tabacco sfuso, pronti per la lavorazione.
Secondo opificio ad Andria: indagini in corso
Ad Andria, i finanzieri hanno scoperto un secondo opificio con funzioni simili. Anche questo stabilimento serviva per produrre sigarette destinate al mercato illegale. Gli investigatori stanno cercando collegamenti con altri gruppi presenti in Puglia e nel resto d’Italia.
L’operazione fa parte di un piano nazionale contro il contrabbando sigarette. Il fenomeno è in aumento, soprattutto nel Sud Italia, e danneggia economia e salute pubblica.
Prospettive e sviluppi attesi
La Guardia di Finanza proseguirà le indagini per smantellare l’intera rete. Gli inquirenti non escludono nuovi sequestri e provvedimenti. Le autorità sottolineano il ruolo cruciale della cooperazione internazionale nel contrasto al contrabbando sigarette.
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