Furti nel bar della stazione di Barletta: due minori in Comunità
Due minorenni di Barletta finiscono in comunità. Dopo indagini, la polizia ha identificato i responsabili di furti nella stazione ferroviaria.
La frase chiave “furti nel bar della stazione di Barletta” è stata al centro delle cronache locali. Due giovani tra i 15 e i 16 anni sono stati fermati dalla polizia e trasferiti in comunità su disposizione del tribunale per i minorenni di Bari. Secondo le indagini, i due sono accusati di furto e ricettazione.
La serie di furti
I furti nel bar della stazione di Barletta si sono verificati nel febbraio scorso. È stata la terza volta che il locale subiva un furto. Il modus operandi era semplice ma efficace: i ragazzi entravano di notte, danneggiavano le vetrine e prelevavano merce varia. La refurtiva veniva poi stoccata in un locale in centro città, di cui i minori avevano la disponibilità.
La fuga su un’auto rubata
Dopo ogni furto, i due utilizzavano un’auto rubata per allontanarsi. Le telecamere di sorveglianza della stazione hanno catturato i due in azione, mentre maneggiavano la merce e fuggivano. Grazie a questi filmati, la polizia ferroviaria è riuscita a identificare i giovani malviventi.
Misure cautelari e conseguenze
Oltre ai furti nel bar della stazione di Barletta, i due minori avevano già piccoli precedenti. Erano stati destinatari di avviso orale del questore e di Dacur, il Daspo urbano. Le nuove accuse hanno portato alla misura cautelare della collocazione in comunità. Gli agenti della Polfer, sotto la guida della procura per i minori di Bari, hanno sequestrato sia la refurtiva che l’auto utilizzata.
La Comunità come risposta
Il collocamento in comunità rappresenta una risposta educativa per cercare di recuperare i giovani. La speranza è che questo percorso possa aiutare i ragazzi a comprendere la gravità delle loro azioni e a reintegrarsi positivamente nella società.
I furti nel bar della stazione di Barletta hanno scosso la comunità, ma l’efficace intervento della polizia ferroviaria ha portato a una rapida soluzione. I minori coinvolti affronteranno ora un percorso rieducativo che, si spera, li aiuterà a cambiare strada.
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