Puglia – Il suicidio in età scolare

Puglia – Il suicidio in età scolare. In Italia, con una popolazione studentesca di 50mila ragazzi è un po’ complesso cogliere sul nascere i segnali del disagio. In Italia circa 4.000 studenti ogni anno si tolgono la vita, la maggior motivazione è il pensiero di aver fallito.
I suicidi tra studenti che non arrivano alla laurea sono il segno di un male profondo della nostra società.
1094 sono gli studenti nel sud Italia, in Puglia 307.
Si dice che la prima cosa che sia i genitori che gli insegnanti devono fare è assicurarsi che il ragazzo che comprenda che un brutto voto non è la fine del mondo, facile a dirsi… quando la paura del futuro è tutto.
I ragazzi sentono il peso di aspettative asfissiante che non tengono in considerazione il bisogno umano di procedere con i propri tempi, nei propri modi.
La sensazione che il post Covid abbia peggiorato una condizione di fragilità che statisticamente è sempre esistita.
Puglia – Il suicidio in età scolare. “Sono un fallito”. Queste le grida dei suicidi.
Ma fermiamoci e realmente guardiamo in chi sta realmente fallendo, una volta I ragazzi non si suicidavano, tutt’altro avevano la voglia di vivere, la voglia di sognare, vedevano un futuro. Allora come mai da scolari si suicidano? Forse è la qualità della società, della scuola, dei professori. Una famiglia deve sperare, che il proprio figlio trovi almeno uno due insegnati che siano realmente maestri. La maestranza di insegnare la vita, di insegnare la via, di far si che il ragazzo affronti il suo percorso, percorso che non può essere per tutti. Ognuno ha la propria strada ed è inutile far credere o illudere che fuori dal percorso scolastico si può diventare qualsiasi cosa. Bisogna insegnare che ogni lavoro è indispensabile e che non è il titolo che rende una persona migliore.
La ricerca del personale qualificato, non passa solo dai libri, ma da una formazione costante e continua che viaggia e migliora con le competenze di una scuola in grado di creare un futuro pulito per una vita sana e non per una competizione disumana.




