Morto DJ Fabo, la fine di un lungo calvario
Questa mattina, alle 11 e 40, in una clinica svizzera, è morto il dj Fabo, all’anagrafe Fabiano Antoniani, di Milano, che aveva scelto di emigrare pur di porre fine alle sue sofferenze, ricorrendo all’eutanasia che quello Stato gli aveva consentito. La sua vicenda aveva molto scosso l’opinione pubblica nei giorni scorsi, come anche diviso tra diverse correnti di pensiero, tra chi concorda sull’assecondare la volontà del malato che decide di ricorrere a tale pratica letale, e chi no, e sicuramente anche in futuro tale questione continuerà a far discutere, e a dividere. Vittima di un gravissimo incidente stradale nel 2014, in seguito al quale era rimasto cieco e tetraplegico, recentemente aveva deciso di emigrare per ricevere l’eutanasia, non riconosciuta qui in Italia, nonostante gli incoraggiamenti e gli inviti a non mollare, tra cui quello per esempio di Matteo Niassigh, 19enne tetraplegico dalla nascita, che lo aveva incitato a resistere, ad andare ugualmente avanti. Si è spento questa mattina, con lui la fidanzata, i genitori, gli amici più stretti, e anche Marco Cappato, tesoriere e membro insieme a Filomena Gallo dell’Associazione Luca Coscioni, (organizzazione che si occupa della libertà di ricerca scientifica e di cura, ma anche del rispetto dei diritti civili, politici e umani delle persone malate) che hanno subito avuto, dopo la morte del ragazzo, parole dure contro lo Stato Italiano, che non aveva consentito per il ragazzo tale pratica di morte, portandolo ad emigrare all’estero. Lo stesso Cappato aveva accompagnato il giovane milanese in questa clinica svizzera. Messaggi di solidarietà alla famiglia sono arrivati sui social e su diverse agenzie di stampa da diverse personalità di spicco, tra cui Roberto Saviano, che sottolinea sul suo profilo social la mancanza da anni nel nostro paese di una legge sul testamento biologico, esprimendo al contempo tutta la sua solidarietà ai suoi cari, ma anche tutto il suo disappunto contro lo Stato Italiano per la fine di tale vicenda.
Una vicenda che ha commosso in molti, ma una questione, quella dell’eutanasia, su cui si continuerà davvero per molto ancora a discutere.