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Taranto, clan D’Oronzo/De Vitis – Processo Alias2: agli esecutori materiali degli attentati condanne durissime | NOMI e FOTO

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La sentenza è davvero pesante dato che il GUP Cinzia VERGINE è andata oltre le richieste del Pubblico Ministero: a Massimo Zamino ( 48 anni) 11 anni e 6 mesi di reclusione e per Gianluca Nuzzo ( 39 anni) 13 anni.
I due sono ritenuti responsabili dei due attentati compiuti a Taranto tra il giugno 2013 e  gennaio 2014: un attentato ad una sala giochi di via Principe Amedeo e quella contro una vetrina di via Temenide.

Di seguito il comunicato dell’operazione Alias2 del 15 maggio 2015

TARANTO – (Comunicato stampa della Questura) – Alle prime ore di questa mattina gli agenti della locale Squadra Mobile in collaborazione con il GICO della Guardia di Finanza di Lecce, ha dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Lecce, su richiesta di quella D.D.A., a carico diZAMINO Massimo, di anni 47 e di NUZZO Gianluca, di anni 38 entrambi pregiudicati, il primo per concorso in associazione di stampo mafioso, danneggiamenti, accensioni ed esplosioni pericolose, detenzione di arma da fuoco ed il secondo per concorso in associazione di stampo mafioso, ricettazione e detenzione di arma da fuoco.

Nel corso della stessa operazione, denominata “Alias 2” per rappresentare il suo collegamento con la precedente, si è proceduto anche all’esecuzione del sequestro preventivo su una serie di beni a carico di:

1 LATTARULO Francesco,

2 MARCUCCI Fabio,

3 POMES Vincenzo Fabrizio

4 MURIANNI Fabio,

5 DE VITIS Michele,

6 D’ORONZO Cosimo

7 ORLANDO Santa

8 DE VITIS Angela

9 TAURO Giuditta

10 POMES Cristina

11 MACRI’ Mariangela

12 DE VITIS Santa

13 DE VITIS

14 CASTELLANETA Pasqua Giuseppina,.

 

Il valore economico complessivo dei beni sequestrati, tra autoveicoli e motoveicoli, società, unità immobiliari, terreni e fabbricati, supera i 3 milioni di euro, escluso il saldo dei conti correnti.

Gli accertamenti patrimoniali sul conto dei soggetti sopraindicati hanno consentito di accertare l’esistenza di una consistente sproporzione del valore dei beni posseduti rispetto al reddito dichiarato o all’attività economica svolta.

L’operazione “ALIAS 2” si pone a completamento dell’operazione “ALIAS” culminata il 6 ottobre scorso con la esecuzione di 52 misure cautelari personali emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Lecce, su richiesta di quella D.D.A., per associazione di stampo mafioso, estorsioni, omicidio, detenzione di armi, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, ed altri gravi reati.

Come si ricorderà l’operazione consentì di disarticolare il noto gruppo criminale locale facente capo ai boss Orlando D’ORONZO e Nicola DE VITIS entrambi tutt’ora detenuti.

L’operazione “ALIAS 2” veniva avviata, ancora prima della esecuzione delle dette misure cautelari, a seguito di alcuni episodi criminosi verificatisi nel frattempo nel capoluogo. Veniva in particolare accertata , fra l’altro, la posizione, in qualità di partecipi al sodalizio mafioso,di ZAMINO Massimo e diNUZZO Gianluca, entrambi pregiudicati.

Emergeva in particolare che i medesimi venivano incaricati in più occasioni dal consorzio criminale in argomento di recuperare crediti dai soggetti riottosi ai pagamenti, non disdegnando in tali circostanze – sempre su indicazioni dei vertici dell’organizzazione – anche il ricorso a forme di violenza.

Le indagini hanno inoltre documentato la responsabilità dello ZAMINO e delNUZZO, quali esecutori materiali, in concorso con il LATTARULO (mandante), dell’attentato ai danni della sala giochi “FULLGAME”, sita in via Principe Amedeo 312, avvenuto nel giugno dle 2013.

E’ emersa altresì la responsabilità dello ZAMINO e del LATTARULO, il primo quale autore materiale ed il secondo quale mandante, nell’esplosione di vari colpi di arma da fuoco all’indirizzo dell’attività commerciale “CGM MOTOR”, ubicata in Temenide .

L’esito delle nuove indagini ha riconfermato i collegamenti fra l’organizzazione criminale facente capo al duo D’ORONZO-DE VITIS ed alcuni esponenti della famiglia calabrese dei MOLLICA, di Africo Nuovo (RC); sono stati infatti documentati alcuni incontri avvenuti a Taranto

Redazione Pugliapress

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