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Lecce- Un saggio d’Oriente a Lequile: I mandala nella mostra di Carla Sello.

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Il prossimo sabato 27 Febbraio 2016 alle ore 19.00, presso il palazzo Andrioli, Lequile (Le), sarà inaugurata la mostra personale dell’artista Carla Sello. Il titolo dell’iniziativa è: “Mandala, archetipo universale” ed avviene nell’ambito del progetto Arte e Scuola, Arte a Scuola. Nella stessa serata vi sarà anche il concerto di Luisa Sello, flautista del panorama internazionale. La Mostra rimane aperta dal 27 Febbraio al 7 Marzo 2016, 10.00 – 12.00 / 17.00 – 19.00.

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Il sapore d’Oriente, o quanto meno di una cultura lontana, si respira fra i palazzi di Lequile. Si potrebbe riassumere in questo modo la proposta artistica di questa mostra il cui merito, già dalle prime battute, è quello di rendere più vicino un patrimonio di forme e colori inconsueto per i nostri occhi. Cosa è un mandala? E perché questa mostra? chiediamo all’artista C. Sello, autrice delle opere esposte. “Il mandala è una rappresentazione simbolica di forma circolare che inizia dal suo centro e si sviluppa armoniosamente tutt’intorno. La sua forma raccoglie e unisce ogni cosa. Non vi è al mondo un altro disegno simbolico così universale. Esiste da sempre e benché il termine mandala sia di origine orientale, l’immagine del cerchio sacro ricorre in tutte le culture della storia dell’umanità: dalle incisioni rupestri dell’Africa e dell’Europa all’ebraismo, al cristianesimo, all’islamismo, dalle culture sciamaniche e dai nativi americani fino all’arte sacra degli aborigeni australiani.” E poi ancora continua: “Il mandala è lo specchio del nostro volto originario, l’immagine geometrico-pittorica della sorgente della vita e svela il legame tra il “macrocosmo” e il “microcosmo”, tra cellula e galassia, tra pianeti ed elettroni. Colpisce l’occhio e attira l’attenzione, simboli e colori sorprendentemente sulla carta prendono vita e movimento, creando una propria vibrazione energetica”. Il mandala è quindi un simbolo, quale la sua funzione in questo senso? “La sua funzione simbolica – continua l’artista – e la sua struttura aprono all’ascolto interiore, aiutano a trovare una propria armonia in relazione alla vita ed al mondo e un maggiore equilibrio nei periodi di conflitto. Infatti, creare, colorare, o semplicemente osservare un mandala facilita la concentrazione, induce uno stato di pace, ottimismo e conduce, nel tempo, ad avere più fantasia, intuizione e creatività. Ciò che è tondo è sano, sacro, e dà allegria”

SUNFabio. A. Grasso

Redazione Pugliapress

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