Taranto – Morì per l’amianto. Alla famiglia maxi risarcimento

Era un dipendente civile e lavorava presso l’Arsenale Militare di Taranto. Ha lavorato lì per tanti anni, a diretto contatto con l’amianto. E’ morto poi all’età di 57 anni per mesotelioma pleurico, malattia provocata dall’inalazione di fibre d’amianto. La famiglia dell’operaio, durante la malattia, e successivamente al decesso dello stesso, è stata assistita dall’associazione contramianto. Dopo la morte dell’operaio, dunque, la famiglia ha intrapreso un’azione legale avverso il Ministero della Difesa, che è stato riconosciuto responsabile lo scorso 22 settembre, e risarcirà la famiglia con 400.000 euro. Un segnale forte, che non restituirà di certo un caro alla propria famiglia, ma accerta le responsabilità dell’accaduto, con preghiera di attuare piani di prevenzione e sorveglianza sanitaria, per tutto il personale della Marina Militare ex esposto all’amianto.
Giornalista Pubblicista in attività dal 2005.
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