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Scoperta rivoluzionaria all’ospedale di Castellana Grotte sul carcinoma colorettale

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Una scoperta rivoluzionaria carcinoma colorettale arriva dall’ospedale di Castellana Grotte, dove un istituto di ricerca ha presentato un nuovo approccio terapeutico diretto contro le cellule staminali tumorali. Queste cellule spesso causano resistenze ai farmaci e favoriscono le recidive. Lo studio identifica l’asse SMYD3–c-MYC come punto chiave per lo sviluppo di terapie più efficaci.

Per approfondire il tema del carcinoma colorettale, è possibile consultare anche una panoramica generale disponibile su AIRC.

Scoperta rivoluzionaria carcinoma colorettale: nuova strategia SMYD3–c-MYC

Il team di ricerca dell’ospedale ha analizzato per tre anni i meccanismi che permettono alle cellule tumorali di resistere ai trattamenti. Le cellule staminali tumorali utilizzano la proteina SMYD3 per sopravvivere alla chemioterapia. Per contrastarla, i ricercatori hanno sviluppato la molecola sperimentale EM217, progettata per limitare la capacità del tumore di rigenerarsi.

Secondo il responsabile del gruppo, il tumore del colon-retto spesso si adatta ai farmaci più diffusi, riducendone l’efficacia. Con EM217, però, alcune terapie già disponibili possono recuperare il loro potenziale, senza ricorrere a trattamenti molto costosi. Per ulteriori aggiornamenti sanitari regionali, è possibile consultare la pagina dedicata della testata.

Scoperta rivoluzionaria carcinoma colorettale: prospettive e sviluppi futuri

I ricercatori hanno evidenziato che la comprensione dei meccanismi di resistenza ai farmaci può cambiare il modo di gestire la patologia. La collaborazione tra genetisti, oncologi, chirurghi e anatomopatologi ha permesso di costruire un quadro completo del problema. Il progetto rafforza la capacità dell’ospedale di sviluppare soluzioni avanzate contro una delle neoplasie più diffuse nella popolazione.

La scoperta rivoluzionaria carcinoma colorettale rappresenta un passo avanti importante. Il team prevede nuove verifiche cliniche per valutare sicurezza ed efficacia di EM217 sull’uomo. Se i risultati saranno confermati, l’approccio potrà cambiare l’intero percorso terapeutico dei pazienti affetti da carcinoma colorettale.

Per approfondire il tema, è possibile consultare lo studio originale pubblicato su Nature.

Redazione Pugliapress

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