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Elezioni regionali: Coldiretti Puglia chiede scelte forti per rilanciare l’agricoltura

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Le elezioni regionali tornano al centro del dibattito in Puglia. Coldiretti chiede al futuro governo regionale di mettere agricoltura, gestione idrica e semplificazione tra le prime priorità. Nel corso di un incontro con la base agricola, l’organizzazione ha presentato un elenco di interventi considerati urgenti per sostenere un comparto decisivo per l’economia regionale.

Elezioni regionali e criticità del settore agricolo

In vista delle prossime elezioni regionali, Coldiretti Puglia sollecita atti concreti nei primi 100 giorni del nuovo esecutivo. L’associazione chiede l’apertura di un tavolo stabile sulla crisi idrica e l’attuazione immediata delle norme sulla semplificazione, già approvate ma ancora inattive. Domanda inoltre nuovi sostegni per le assicurazioni contro le calamità naturali e interventi economici per le aziende in difficoltà.

Coldiretti insiste anche sul tema delle mense scolastiche. L’organizzazione chiede l’uso esclusivo di prodotti locali, privi di glifosate e di formulazioni ultra raffinate. Ritiene inoltre essenziale incentivare i contratti di filiera per distribuire il valore in modo più equilibrato tra produzione e trasformazione.

Gestione idrica, fondo agricolo e semplificazione

La gestione dell’acqua resta il nodo principale. Coldiretti indica tre priorità: manutenzione delle infrastrutture esistenti, ammodernamento dei sistemi irrigui e nuove opere di accumulo. Senza acqua, spiegano i dirigenti, il settore agricolo non può garantire continuità né competitività.

L’associazione propone anche la creazione di un Fondo Agricolo Regionale indipendente. Il fondo dovrebbe utilizzare risorse regionali e nazionali e assicurare interventi rapidi nelle emergenze. Altri punti del programma includono la tutela del suolo agricolo, il rafforzamento della lotta alla Xylella e il sostegno alla filiera corta e ai mercati contadini. Coldiretti punta anche sulla valorizzazione delle produzioni certificate e del turismo rurale.

Tra le richieste rientrano il potenziamento dell’agricoltura sociale, dei servizi nei piccoli comuni e della sanità territoriale. L’associazione affronta anche il tema della pesca e dell’acquacoltura, settori che necessitano di infrastrutture più moderne e di un accesso più semplice ai fondi europei. La lotta al caporalato, secondo Coldiretti, deve includere strumenti reali di accoglienza e integrazione lavorativa.

L’organizzazione considera fondamentali anche ricambio generazionale, innovazione e digitalizzazione. Ritiene necessario sostenere giovani e donne con progetti pilota e buone pratiche che rendano il settore più attrattivo.

Coldiretti conclude affermando che acqua, Fondo Agricolo Regionale e semplificazione rappresentano scelte politiche decisive. Da queste decisioni dipende la capacità della Puglia di proteggere il proprio tessuto economico e la propria sovranità alimentare. Il futuro delle comunità rurali, sottolinea l’associazione, passa da queste priorità.

Redazione Pugliapress

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