Taranto – Sanità, risolto il caso della paziente tetraplegica costretta a curarsi a Bari
TARANTO – Nelle scorse settimane, lo SPI CGIL aveva segnalato la difficoltà di una cittadina costretta a recarsi in una struttura sanitaria di Bari per consentire alla figlia Valentina – paziente tetraplegica – di sottoporsi ad infusione botulinica. Le enormi difficoltà della paziente e dei suoi familiari, di poter ricevere la giusta assistenza sanitaria, riducendo i disagi e gli inconvenienti logistici derivanti dal trasferimento della dottoressa che seguiva la paziente, erano stati presi in carico dallo SPI CGIL e sottoposti alla ASl Taranto. Nei giorni scorsi – come riportato nella nota ufficiale – si è conclusa nel migliore dei modi, venendo incontro alle esigenze di Valentina e di tutti i pazienti che, come lei, chiedevano il ripristino del servizio sanitario.
Di seguito, riportiamo la nota integrale: “E’ con grande soddisfazione che lo SPI CGIL di Taranto si trova quest’oggi ad evidenziare la positiva risoluzione del caso della Sig.ra Santoro Valentina, la paziente tetraplegica costretta nei mesi scorsi a recarsi a Bari per poter ricevere il trattamento di infusione botulinica. In seguito ad alcuni incontri avuti col Direttore dell’URP di Taranto, il Dott. Giovannetti, al quale abbiamo avanzato precise richieste di ripristino del suddetto servizio sanitario direttamente sul territorio ionico, la ASL ha accolto conseguentemente le nostre proposte fornendo una soluzione positiva alle necessità terapeutiche della Sig.ra Valentina. Di conseguenza tutti i pazienti affetti dalla stessa patologia della Sig.ra Santoro potranno beneficiare della continuità terapeutica direttamente nella propria città. Ciò evidenzia quanto sia importante essere attenti nel chiedere il rispetto di un proprio diritto quale la tutela della salute e come, con le giuste modalità, ciò si possa ottenere. La stessa famiglia Santoro che ha accolto con soddisfazione la notizia, sostiene la necessità di stare sempre al fianco dei più deboli e di non abbattersi di fronte agli ostacoli della burocrazia sanitaria. Si coglie l’occasione per ringraziare l’ASL di Taranto per aver risposto positivamente alla risoluzione del caso.