Taranto – Siglato Piano sociale di zona nell’ambito di Grottaglie: le novità introdotte
GROTTAGLIE – Questa mattina, nell’Aula Consiliare del Comune di Grottaglie, il Sindaco di Grottaglie, Dott. Ciro D’Alò, e il Direttore Generale dell’ASL Taranto, Avv. Stefano Rossi, hanno siglato il Piano Sociale di Zona 2018-2020 dell’Ambito Sociale n. 6 di Grottaglie.
Il nuovo Piano di Zona, che interessa 11 comuni in cui risiedono complessivamente 120 mila abitanti, e che quindi è il secondo più importante della provincia, dal punto di vista demografico, dopo quello di Taranto, ha riconfermato tutti i servizi del Piano precedente, e prevede alcuni servizi aggiuntivi che saranno avviati dopo il varo del Piano Socio-Sanitario della Regione Puglia. In particolare, è confermata la volontà di investire risorse consistenti per l’Assistenza Domiciliare Integrata, destinata ad anziani, diversamente abili e persone affette da malattie croniche invalidanti o progressivo-terminali, e per il Servizio di Assistenza Socio-Assistenziale per Disabili. A margine dell’incontro, il Direttore Generale dell’ASL e il Sindaco di Grottaglie hanno si sono accordati sul potenziamento dell’Ospedale di Grottaglie, e in particolare della radiologia e dell’ortopedia.
Il Direttore Generale ha espresso soddisfazione: “Con il varo del nuovo Piano di Zona viene intensificata la sanità territoriale di una delle aree più intensamente popolate della provincia di Taranto. Questo documento programmatico coincide pienamente con uno degli obiettivi fondamentali che si è posto questa direzione aziendale fin dal suo insediamento, che sembra combaciare anche con quello delle amministrazioni comunali coinvolte, ossia quello di realizzare un modello di sanità il più possibile adeguato ai complessi bisogni dell’utenza. Vogliamo che la sanità sia fondata sull’integrazione dei servizi sanitari e sociosanitari territoriali, e non più centrata sul modello ospedaliero, dal momento che, di fatto, solo in alcune specifiche circostanze è richiesto il ricovero ospedaliero, ma si rende comunque necessaria una presa in carico da parte dell’autorità sanitaria. Penso in particolare alle categorie di utenti quali gli anziani, i diversamente abili, i portatori di patologie croniche, che necessitano di interventi complessi prolungati nel tempo di contenuto socio-assistenziale oltre che strettamente sanitario, alle quali oggi diamo una risposta efficace”.