Taranto- Ritardi nell’avvio della ZES jonica: le dichiarazioni di Borraccino e Perrini
TARANTO – Pubblichiamo le dichiarazioni di Renato Perrini e Mino Borraccino in merito al ritardo di avvio della ZES jonica – interregionale – in attesa del parere del Consiglio regionale della Basilicata:
Mino Borraccino (Sinistra Italiana/Liberi E Uguali): “Assistiamo alla solita storia: a parole si lavora per Taranto ma nei fatti si operano nei confronti della città ionica delle gravi penalizzazioni. Nella audizione in Commissione Attività produttive, cui ho partecipato, ho chiesto innanzitutto che le ZES pugliesi partano insieme. Quindi che il provvedimento prima che arrivi in Giunta, per la sua approvazione definitiva, passi dalla Commissione per rendere partecipi i consiglieri regionali, anche in virtù della sempre sbandierata, ma poco attuata dal presidente Emiliano e dalla sua Giunta, partecipazione. Dopo un anno e un mese, dal varo del provvedimento del Governo Gentiloni, della ZES per Taranto, ci ritroviamo purtroppo ancora in alto mare. Infatti, oggi in Commissione Attività produttive, il Capo dipartimento Laforgia ha precisato che la ZES Adriatica è pronta per partire tra pochissime settimane, invece quella tarantina dovrà aspettare il parere del Consiglio regionale della Basilicata, poichè questa ZES è interregionale. Questo aspetto purtroppo rischia di avere delle ricadute negative per la città di Taranto, a causa dei problemi che probabilmente si verranno a creare per i noti fatti che stanno interessando il Presidente della Giunta regionale lucana. A nostro avviso però non é affatto concepibile far partire la ZES adriatica e lasciare invece indietro quella jonica, la più bisognosa di attenzioni, che rischia addirittura di dover aspettare ancora molto tempo. Nel mio intervento ho chiesto un atto politico, al Vice Presidente della Giunta Nunziante, ovvero di accelerare al massimo l’iter per la ZES jonica e quindi e di far partire insieme le due ZES. Vero è che i fondi messi a disposizione per le ZES, dal Governo nazionale, sono irrisori, ma anche quel piccolo vantaggio, derivante dalla semplificazione amministrativa che riceveranno gli imprenditori che fanno nuovi investimenti nelle ZES, non può partire in tempi differenti. Ancora una volta rischiamo, per l’ennesima volta, di assistere ad una penalizzazione di Taranto, anche con delle scelte, per quanto riguarda la localizzazione delle zone inserite nella ZES, non discusse in Consiglio.”
Renato Perrini (Consigliere regionale): “Permettere a tutti i comuni del tarantino che hanno un legame strutturale con il Porto di Taranto o hanno terreni già pronti per essere utilizzati, di essere inseriti nella Zes jonica; accelerare in ogni modo l’iter per farla partire e soprattutto dare priorità alla nostra aere geografica. Su questi tre punti fondamentali, che di fatto riguardano i tempi e la perimetrazione, la regione Puglia continua a non darci chiarezza. In molti hanno visto nella Zona Economica Speciale una sorta di risarcimento per Taranto, una città ma anche un’intera provincia, che hanno bisogno ed urgenza di diversificare le attività economiche così legate per decenni all’Ilva e alla siderurgia. Ecco perché non avere, ad oggi, un quadro chiaro sulla nostra Zes mi fa pensare che ancora una volta il rischio di essere penalizzati sia molto elevato. Torno a ribadire che per noi la Zes è una grande occasione per attrarre investimenti diversi dal passato e per far sì che le nostre comunità imprenditoriali tornino ad essere competitive. Quindi lancio un appello ai miei colleghi, fermiamoci e ragioniamo, il rischio è che venga fuori un documento che danneggi Taranto invece che favorirla.”