Taranto – Ilva. Intervento del consigliere regionale Renato Perrini sul piano ambientale e sulla questione esuberi.
Riportiamo, di seguito, l’intervento del consigliere regionale Renato Perrini (Direzione Italia)
“Forni, siviera, convertitori. Ho lavorato nei reparti peggiori dell’Ilva, questa fabbrica la conosco benissimo. Poi ho scelto un’altra strada, mi sono aperto una partita Iva e sono progressivamente diventato Imprenditore.
Alcune delle persone a me più care non ci sono più stroncate da un tumore. Oggi sono un consigliere regionale della Puglia e non dimentico nulla della mia storia personale, sono stato operaio, dipendente, e so che vuol dire perdere il posto di lavoro, ma so anche cosa vuol dire portate avanti un’azienda, e come uomo piango ancora oggi i miei cari.
Tutto questo mi spinge a fare scelte politiche a volte inusuali, a dialogare con tutti soprattutto quando si tratta del mio territorio. Ma non riesco ad accettare che le guerre interne al Pd e le politiche del prossimo anno schiaccino la vertenza Ilva.
Oggi in aula ho fatto precise richieste:
1. In merito alla trattativa per la cessione dell’Ilva non mi ritengo soddisfatto dell’improvvisa accelerata sulla copertura dei Parchi Minerali, ecco perché chiedo interventi ambientali e di messa in sicurezza della fabbrica “immediati” con introduzione delle migliori tecnologie esistenti sul mercato;
2. Sempre in merito alla trattiva, ma spostandoci sul Piano industriale, chiedo di fare chiarezza sugli esuberi, perché c’è ancora molta confusione, e chiedo un piano dettagliato Reparto per reparto;
3. Indotto Ilva, altra questione scottante, perchè parliamo di circa 6.000 lavoratori coinvolti e quindi 6.000 famiglie. Numeri importanti.
Le imprese dell’ indotto Ilva non sono più in grado di sostenere i costi per garantire la continuità occupazionale a causa, del notevole credito accumulato e per i ritardi nei pagamenti.
E parliamo di aziende che pagano tasse e contributi. Nonostante sia stato elaborato, da parte dei Commissari Straordinari, un piano di recupero delle fatture scadute, i tempi di pagamento continuano a registrare insostenibili ritardi.
Qui c’è bisogno di un provvedimento da parte del Governo immediato per consentire alle aziende di proseguire la propria attività e garantire il mantenimento dei livelli occupazionali;
4. Infine chiedo deroghe per la sanità tarantina. Il Piano di riordino pugliese non ci ha soddisfatti e non ha preso assolutamente in considerazione le specifiche emergenze di Taranto.
Ma voglio andare oltre e oggi non fare polemica su tagli e fondi messi a disposizione, quindi chiedo che dalla regione Puglia parta la richiesta al Governo di una deroga per la sanità jonica.
Su questi temi ho chiesto ai colleghi consiglieri un impegno fattivo.”