Taranto – Rinviato vertice Ilva al MISE. Le parole di Antonio Talò della Uilm.
TARANTO – Con una nota ufficiale del Dr. Giampietro Castano dell’unità gestione vertenze imprese in crisi del Mise si apprende che l’incontro programmato in data 15 settembre, in cui i Commissari Ilva, i sindacati e i rappresentanti di Am InvestCo Italy (la cordata Arcelor-Mittal e Marcegaglia) avrebbero dovuto trovare un accordo sul tema occupazionale per i 4200 esuberi previsti dal piano produttivo, slitterà al 9 ottobre. Nella nota si apprende che il rinvio sarebbe necessario per completare l’iter di applicazione di alcune norme che consentano la corretta applicazione del piano ambientale e una preparazione documentale per il confronto tra le parti.
Il segretario generale provinciale della Uilm di Taranto, Antonio Talò, è intervenuto in merito a questa decisione di rinvio: “Riteniamo profondamente sbagliato rinviare, perché lo stabilimento siderurgico di Taranto ha bisogno di interventi urgenti di manutenzione. Ogni giorno, infatti, c’è un pezzo dell’impianto che si ferma o ha necessità urgente di manutenzione; di conseguenza, aumentano i lavoratori in cassa integrazione, con disagi sopratutto economici, non più sopportabili, così come riteniamo sia grave non entrare nel merito delle questioni del piano industriale. Se il Governo e i nuovi investitori del gruppo Am Investco Italy pensano di portarci ad una discussione sul “prendere o lasciare”, sappiamo che non siamo e non saremo mai d’accordo, se quanto detto e scritto sino ad oggi non sarà attuato. Ricordiamo che, nelle nostre richieste, c’è l’attuazione delle prescrizioni dell’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale, in maniera completa. Gli interventi di tipo ambientale dovranno essere attuati in tempi molto più brevi rispetto a quelli, invece, ipotizzati dalla società, secondo le linee guida tracciate dalla stessa Aia.
Non si tocchi, infine, nessun posto di lavoro, comprese le maestranze dell’indotto siderurgico. I piani ambientale ed industriale ed il percorso dovranno seguire questa direzione; oppure, per quanto riguarda la Uilm, non ci sarà nessuna trattativa.
Il Governo sa, da tempo, che Taranto e i lavoratori hanno già dato, in termini ambientali, sanitari ed economici. Quindi, dal prossimo confronto, rinviato al 9 ottobre, attendiamo risposte concrete. Basta con gli annunci e con i decreti. E’ l’ora del ‘fare’. Taranto, il territorio ionico, i cittadini tarantini, i lavoratori, dovranno essere ‘risarciti’, oppure sarà mobilitazione”.