Taranto – Incendio in ENI, allarme in ritardo. Aperto un fascicolo
L’incendio è divampato intorno alle ore 2.40 del giorno 1 aprile ma la prima comunicazione alla responsabile dell’Agenzia per l’ambiente, dottoressa Maria Spartera, sarebbe arrivata alle 5 del mattino, più di due ore dopo e nemmeno dall’azienda ma dai vigili del fuoco.
Per l’incendio scoppiato nella raffineria di Taranto, i responsabili dello stabilimento non avrebbero rispettato le norme contenute nell’Autorizzazione Integrata Ambientale in materia di comunicazione agli enti di controllo. All’Arpa, in questo caso, che ha già presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Taranto. Procedure anomale queste che hanno convinto la direttrice della sede di Taranto dell’agenzia a relazionare l’omissione all’autorità giudiziaria che aprirà un’inchiesta.
A provocare l’incendio sarebbe stato lo scoppio di una pompa che inietta gasolio nelle condotte che trasportano il materiale di scarto della raffinazione. La sostanza bituminosa tende a solidificarsi bloccando il flusso. Per questo viene irrorata con il gasolio che serve a mantenerla fluida. L’inceppamento del motore della pompa e il successivo scoppio avrebbe dato fuoco al materiale altamente infiammabile che ha dato origine ad un vasto incendio che ha avvolto tutto l’impianto.