Brindisi- San Pietro/ Riordino ospedaliero. Consiglio monotometico disertato. “Mancanza di confronto e di dialogo”
Come già comunicato, buona parte dei consiglieri di maggioranza del comune di San Pietro Vernotico sono risultati assenti, questa mattina, al consiglio monotematico sulle sorti dell’Ospedale “Ninetto Melli”. Incontro voluto da 7 dei consiglieri comunali tra maggioranza e opposizione e al quale sono stati invitati cittadini, istituzioni politiche del territorio, parlamentari e consiglieri. Tra le assenze che pesano però anche quella dello stesso sindaco Maurizio Renna che, con la sua maggioranza, parteciperà invece al solo consiglio comunale indetto per il 4 Aprile prossimo alla presenza del dg dell’Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone e del Presidente della commissione Sanità, Giuseppe Romano, anche loro assenti “giustificati”. Tutto posticipato dunque, come ha chiarito anche il presidente del consiglio comunale poco prima di lasciare anche lui la sala consiliare. Per avere chiarimenti precisi coi protagonisti della vicenda che tiene banco in comune e preme di più sui cittadini sampietrani e non solo, bisognerà attendere ancora.
“Mi sembra assurdo che sono presenti i sindaci degli altri paese e non sia presente quello di San Pietro Vernotico,” ha commentato l’assessore Argentieri, contestando la mancanza di dialogo e confronto con l’amministrazione. Poi è arrivata la stoccata in rifermento al protocollo di intesa con l’Asl che Renna avrebbe firmato in totale autonomia, senza averlo discusso nel merito. “Renna è consapevole evidentemente della propria scorrettezza avendo firmato un protocollo di intesa con L’ASL senza condividere tale scelta con nessuno. Ha preferito quindi disertare il consiglio comunale di oggi. Quanto sta accadendo è la dimostrazione lampante di come vengono affrontati i problemi del paese, ossia con superficialità e approssimazione.”
Dura anche la reazione del consigliere Pasquale Rizzo: “Poteva iniziarsi un percorso di dialogo tra consiglierei di maggioranza e opposizione con il sindaco, anche per comprendere il suo operato. Purtroppo il dialogo e la discussione non sono mai stati di casa”
Le assenza dunque hanno fatto la differenza, la seduta è stata per questo dichiarata deserta ma l’occasione ha funto comunque da opportunità di dibattito e via di confronto con l’uditorio presente, in cui hanno figurato il sindaco di Torchiarolo, Nicola Serinelli, il primo cittadino di Squinzano, Cosimo Miccoli e l’Onorevole Elisa Mariano.
“Il sindaco,- ha dichiarato la deputata PD- senza discutere con il suo consiglio comunale e con tutte le istituzioni sampietrane ha firmato un protocollo di intesa che prevede un pino di riconversione che personalmente non condivido, per quanto riguarda il nostro ospedale. Avremmo voluto che si tenesse un consiglio comunale prima della firma di quest’atto, per poter condividere delle riflessioni insieme, e per poter pensare a un progetto più adeguato. Il Melli è un pezzo della nostra storia, della cultura dei sampietrani, ed è il frutto di un atto di grande generosità di un nostro concittadino e noi non possiamo permetterci di sfregiarne in questo modo la memoria”
E ancora: “Siamo contro questo piano di riconversione, da un lato, perché l’obiettivo è quello di affidare quasi completamente la gestione delle prestazioni che verranno fornita ai privati, e poi perché riteniamo queste prestazioni, al di là della qualità della gestione, non adeguate a rispondere alla domanda di salute che c’è nel nostro territorio. Pensiamo ad esempio che anziché avere un reparto di REMS, un reparto delicato e particolare già presente a Carovigno, si possa pensare ad altre soluzioni che guardano ai bisogni del territorio, come il tema dei disturbi alimentari o altro. Non solo, vorremmo mettere in funzione le sale operatorie utilizzandole per le terapie radianti, anche in day service, che servono a guarire i tumori ghiandolari, tiroidei e pancreatici. Noi abbiamo degli eccessi di queste patologie in provincia di Brindisi. Insomma, potremmo fare cose più utili, pubbliche, portate avanti dal servizio sanitario pubblico.”
La riconversione dell’ospedale Melli non può essere, dunque, un affare iscritto unicamente nei confini dello stesso comune, dato che il nosocomio garantisce assistenza anche ai comuni limitrofi. Un punto che ha messo d’accordo i sindaci di Torchiarolo e Squinzano.
“Il tema della sanità- ha dichiarato infatti Cosimo Miccoli- è un tema che non può essere valutato così come l’amministrazione comunale di San Pietro Vernotcio, gruppo di maggioranza, ha fatto oggi. Perché il Melli deve essere considerato come programma di paesaggio, rispetto a un territorio importante che va oltre i confini del comune.”