Gioia del Colle ed “Il Palio delle Botti”, evento enoculturale “Sfumature di Primitivo”
Gioia del Colle ed “Il Palio delle Botti”, evento enoculturale “Sfumature di Primitivo” Il Palio delle Botti giunto alla VII edizione, è una competizione di stampo medievale ideata e realizzata a Gioia del Colle, città del vino Primitivo, un’occasione di intrattenimento e di conoscenza che, attraverso la gara di forza e di abilità dei bottai che dal 2016, I edizione del palio, per testare la qualità e resistenza delle botti da 225 l interamente dipinte da artisti locali, spalanca le porte del mondo del vino.
Il vino è parte integrante della nostra cultura, per il filosofo Roger Scruton, è l’essenza della civiltà occidentale, antichissima bevanda la cui qualità si è innalzata grazie allo studio, alla sperimentazione e alla ricerca.
La coltura della vite ha forgiato paesaggi, ha creato culture locali, definito comunità e proiettato l’Italia nel mondo.
Durante la manifestazione del Palio delle Botti, domenica 4 agosto dalle ore 10:30 alle 12:30, presso l’Hotel Svevo in Gioia del Colle, è stata riproposta una straordinaria esperienza enogastronomica che ha coinvolto appassionati, esperti e semplici curiosi, con un ricco programma di eventi tra cui una Masterclass, ed un contest tecnico di degustatori ufficiali.
Avvolto da un’atmosfera di autentica passione per il vino, l’AIS Puglia (Associazione Italiana Sommelier), ha proposto un’occasione unica per esplorare le eccellenze vinicole territoriali, immergendosi nelle sfumature sensoriali del Primitivo di Gioia del Colle e nelle tradizioni enologiche che le contraddistinguono.
I winelovers sono stati accolti e proiettati in una full immersion, in uno spazio unico ed ideale per approfondire i numerosi spunti che il mondo enologico offre.
Gli autorevoli esponenti del mondo dell’enologia, quali Daniele Cernilli, critico enologico e responsabile del prestigioso “DoctorWine” dedicato alla cultura del vino ed Enzo Scivetti, degustatore, docente e giudice internazionale, coordinati dal curatore Antonio Amenduni, insieme ai produttori di Gioia del Colle, hanno avuto l’ambizione di dimostrare che il vino non è solo un prodotto da consumare, ma espressione culturale in senso lato, passione, fatica, gioia e condivisione.
Per chiunque graviti nell’universo dell’enologia, il vino non è soltanto una kermesse, è una grande festa della cultura enoica trasversale che riesce a coinvolgere esperti ed appassionati, navigati o neofiti, ma un progetto, un‘ attesa che cresce, foriera di importanti novità, un’idea che aleggia nell’aria da ben prima del suo inizio, occupando la mente degli organizzatori, chiamati ad un lavoro logistico certosino, perché ogni singola rotella del meccanismo combaci alla perfezione con le altre, mettendo in moto la grande macchina, e dei sommelier chiamati ad una maratona di servizi, dei relatori che pianificano verticali e degustazioni, dei produttori che presentano i propri vini.
In occasione del Palio delle Botti, il settore enologico ha visto un unico protagonista, il vino del territorio: il Primitivo di Gioia del Colle.
Un evento che serve ad enfatizzare la qualità del prodotto del territorio e, la valorizzazione dei prodotti autoctoni legati alle tipicità delle tradizioni agroalimentari.
Un’occasione utile anche per restituire vitalità alla città e consolidare le attività che l’Amministrazione gioiese mette in atto ogni giorno, con ogni azione, per la crescita del brand “Primitivo di Gioia del Colle”, sempre pronti a condividere idee e progetti per sostenere iniziative imprenditoriali degli operatori economici del territorio gioiese.
Ciò rientra nella visione strategica volta a promuovere le tipicità del territorio che, gioca un ruolo determinante per valorizzarlo al meglio e puntare su identità, cultura e consapevolezza di questa area geografica che riveste una porzione importante in Puglia.
I partecipanti hanno avuto l’opportunità di degustare i migliori vini della zona, scoprendo i segreti della loro produzione e lasciandosi guidare dai consigli di esperti sommelier, all’insegna di un’esperienza unica nel cuore della Puglia vinicola.
Un’iniziativa che riesce a fondere imprese produttrici e cultura attraverso il vino, un prodotto che caratterizza il territorio gioiese e la sua valorizzazione.
Ad illustrare il programma sono intervenuti Daniele Cernilli, critico enologico e responsabile del Magazine “Doctor Wine”, il quale ha spiegato che, l’Associazione Italiana Sommelier Puglia vuole puntare le luci della ribalta sul Primitivo di Gioia del Colle rispetto al Primitivo di Manduria, di assoluta importanza sia sotto il profilo storico sia come qualità oggi.
Inoltre, la Masterclass dedicata e le degustazioni secondo parametri organolettici quali eccellenza, innovazione, piacevolezza e compatibilità gastronomica, attraverso un focus volto all’approfondimento di storia, ampelografia e potenziale ricchezza di questo territorio vocato, ancora non del tutto scoperto, oltre alle sfide e agli obiettivi futuri con le aziende del comprensorio, ha effettuato una disamina tra il Primitivo di Manduria e il Primitivo di Gioia del Colle.
I vitigni pugliesi rappresentano due zone importanti per un unico vitigno, un vanto per la zona mediterranea e quella del Primitivo.
L’eccellente uva di qualità del Primitivo, trova il suo normale habitat nei terreni granitici e argillosi della Puglia: con un clima rovente in estate e mite in inverno. I vitigni in questione sono coccolati dalle brezze marine tutto l’anno, ma portando risultati diversi a livello di profumi e sentori.
Nel Primitivo di Manduria le essenze sono più sabbiose, causate da una vendemmia anticipata che poi favorisce un’altra gradazione. Il Primitivo di Manduria tende ad essere più corposo e caldo, con profumi intensi di frutta matura e una maggiore tendenza alla dolcezza residua, rispecchiando il clima più caldo e la vicinanza al mare.
Il vino è di un rosso intenso e decisamente alcolico. Al gusto si avvertono sensazioni dolci, senza quei tannini spigolosi tipici dei vini rossi con una grande struttura.
A Gioia del Colle invece, la maturazione delle uve del Primitivo, è più lenta e posticipata, è la Murgia carsica Barese: siamo a 400 metri sul livello del mare.
I terreni sono argillosi e calcarei, influenzando notevolmente il sapore del vino che si presenta con note più fresche e minerali, grazie all’altitudine. Questo vino si caratterizza per la sua storia ricca che affonda le sue radici nella storia stessa del territorio, creando con lo stesso un legame profondo.
Un vino potente in bocca, anche se ha espressioni diversificate a seconda delle annate, si avvertono frutta rossa matura, come amarena e more, con note di liquirizia sul finale e aromi speziati.
Questo confronto tra il Primitivo di Gioia del Colle e il Primitivo di Manduria rivela che, pur essendo entrambi espressioni dello stesso vitigno, presentano differenze significative dovute a territori e clima.
Ogni vino, con le sue peculiarità, rappresenta un unicum all’interno del panorama vitivinicolo italiano.
Ad ogni vino scelto, è seguita la descrizione e degustazione guidata.
L’Hotel Svevo ha ospitato dunque, ancora una volta l’arte enoica sotto varie forme con un unico ed originale filo conduttore: il vino!
Sindaco di Gioia del Colle Giovanni Mastrangelo: “In questi anni l’Amministrazione ha puntato moltissimo sulle produzioni enologiche gioiesi e sulle sue tipicità, investendo notevoli risorse e coinvolgendo i vari produttori, ottenendo risultati concreti mai visti prima grazie ad un coinvolgimento incessante delle imprese e del territorio.
Il Palio delle Botti è un evento che corona l’incessante attività dell’Amministrazione all’agricoltura dedicata alla valorizzazione del territorio e delle produzioni identitarie.
Il vino è la punta di diamante del paniere dei prodotti di qualità del nostro paese oltre la mozzarella. Unire la gastronomia, calici e mozzarella, all’insegna della tradizione enoica più autentica, significa coinvolgere tutti i cinque sensi ed offrire un’esperienza sensoriale e culturale completa oltre che unica.
L’arte espressa sotto varie forme, ci consentirà di percepire e quindi di apprezzare le sfumature del vino da assaggiare, le sfumature del vino che diventa colore per una manifestazione unica nel suo genere”.
“Vi aspettiamo stasera per la “La corsa delle botti gioiesi”, la nostra famosa gara popolare dove verranno fatte rotolare le botti su percorsi prestabiliti e spinte di corsa con le sole braccia, alla presenza di giudici popolari.
In serata chi arriverà per primo al traguardo con la botte integra, vincerà e ci sarà la premiazione della botte dipinta più bella. Perde chi arriva per ultimo, chi rompe la botte durante il percorso o chi tocca con i piedi e le gambe le botti.
Il Palio delle Botti è una festa capace di riunire tutta la città, con spirito goliardico e abiti a tema medievale per le strade di Gioia del Colle, e tutti i cittadini sono chiamati a sostenere la loro cantina del cuore o i loro atleti preferiti, all’insegna di un sano divertimento”.
La conclusione è che alcuni vini si possono comprendere solo dopo essere stati provati con tutti i nostri sensi.
Prosit e buon Palio delle Botti a tutti!