Divieto di pesca dei ricci nei mari pugliesi per tre anni

Divieto di pesca dei ricci nei mari pugliesi per tre anni Il Consiglio regionale dopo aver affrontato l’annoso problema che da anni affligge la Puglia, ossia la continua e inarrestabile diminuzione della popolazione di Paracentrotus lividus, echinodermi, conosciuti comunemente come ricci di mare, ha decretato il divieto di pesca. Da domani scatta il fermo sulla pesca dei ricci nei mari pugliesi per i prossimi tre anni. Sono pescati in maniera irresponsabile e minacciati dal surriscaldamento eccessivo del Mediterraneo.

La proposta di legge approvata lo scorso 28 marzo dal Consiglio regionale e pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione lo scorso 20 aprile, avrà efficacia a partire da domani 5 maggio.
Divieto di pesca dei ricci nei mari pugliesi per tre anni
Si impone quindi un fermo pesca di tre anni, analogamente a quanto avvenuto in Sardegna, necessario per consentire il recupero degli stock e la ricostituzione della risorsa nel nostro mare territoriale, messa a rischio dal massiccio prelievo effettuato negli ultimi anni.
Il provvedimento prevede, in particolare, il divieto di prelievo, raccolta, detenzione, trasporto, sbarco e commercializzazione degli esemplari di riccio di mare e dei relativi prodotti derivati freschi. La commercializzazione del riccio di mare non è vietata per gli esemplari provenienti da mari territorialmente non appartenenti alla regione Puglia, quindi i ristoratori potranno continuare a servire ricci importati da altre regioni o altri paesi. Con la nuova legge il fermo biologico sarà di tre anni o almeno fino al 30 aprile 2025, quando verrà fatta una valutazione sull’efficacia del divieto.

Uno dei grossi problemi che la legge difficilmente risolverà riguarda i controlli complicati in una regione che ha 800 km di costa. Non a caso altre specie sono state saccheggiate negli ultimi anni, nonostante fossero protette, come le oloturie. Negli ultimi anni sono stati sequestrati migliaia di ricci illegali venduti nei ristoranti e la capitaneria di porto ha organizzato diverse operazioni per individuare i pescatori abusivi. È difficile quindi cogliere in flagranza di reato i pescatori di frodo in mare, ed è invece più facile fare i controlli quando arrivano a terra o quando il pescato è già distribuito nei ristoranti.
Divieto di pesca dei ricci nei mari pugliesi per tre anni
Consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia Domani e primo firmatario della norma. “Si chiude così il cerchio di un iter complesso, partito dalla mia proposta di legge condivisa con pescatori, ricercatori e ambientalisti, ben accolta – afferma – da tutti coloro che amano il mare e la natura, e sottoscritta dal presidente Emiliano e da 49 consiglieri regionali”.
