Primo maggio: il sindaco Decaro per “Una Repubblica fondata sul lavoro”
Primo maggio: il sindaco Decaro per “Una Repubblica fondata sul lavoro” Il nostro Paese è in una fase delicata, in cui bisogna investire per il futuro delle nuove generazioni. Ciò dovrebbe spingere tutti, Governo, parti sociali, forze sane dei territori, alla responsabilità del confronto e del dialogo per individuare insieme le strade da percorrere.
Il Primo Maggio anche la Cisl pugliese è presente nella Città Metropolitana di Bari con una nutrita rappresentanza di tutte le categorie di lavoratori e dei pensionati per partecipare alla manifestazione sul tema “Una Repubblica fondata sul lavoro” e sottolineare la necessità di compiere uno sforzo ulteriore, perché il significato della Festa dei Lavoratori possa essere condiviso e assaporato da tutti anche in Puglia, dove ancora l’occupazione arranca, è troppo spesso precaria, e dove ci si imbatte, in tante situazioni, nella mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro. Oggi ci sono le condizioni per creare lavoro dignitoso e sicuro grazie ai fondi del PNRR e ad altre risorse europee e nazionali, che devono essere spese bene per qualificare il lavoro, modernizzare il Paese, e agganciare anche nel Sud e nella nostra regione crescita e ripresa.
Primo maggio: il sindaco Decaro per “Una Repubblica fondata sul lavoro”
Oggi è la festa del lavoro e deve essere anche la festa dei diritti e della libertà, ma purtroppo il lavoro spesso non collima con diritti e libertà.
Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, partecipando all’iniziativa della Cgil a Bari durante la quale è stata deposta una corona di fiori dinanzi alla lapide che ricorda il sindacalista Giuseppe Di Vittorio e la difesa della Camera del lavoro dall’ assalto squadrista nel 1922.
Sindaco Antonio Decaro : “Che questo sia un primo maggio di libertà, di diritti, di lavoro e di vita. Perché troppi sono i ricatti a cui ancora oggi il lavoro è soggetto. Se sei una donna devi scegliere tra la famiglia e la carriera, se sei un lavoratore precario devi scegliere tra uno stipendio ai limiti della povertà e il lavoro stesso, se sei un operaio ancora troppo spesso devi scegliere tra il lavoro e la sicurezza e, purtroppo a volte, addirittura la vita, se sei un lavoratore straniero devi scegliere tra il lavoro e la dignità. Se sei un lavoratore, e quindi hai la fortuna di avere un lavoro, devi scegliere tra questo e i tuoi diritti. Credo che celebrare questa festa significhi ricordare anche queste situazioni, che sono soltanto alcune delle storture dell’attuale sistema del lavoro. Dobbiamo tutti provare a scardinare tale sistema, ognuno nell’ambito delle sue competenze e dei suoi ruoli. Lo dobbiamo dare tutti ma proprio tutti, convinti che il lavoro oggi sia l’unico strumento vero di emancipazione e di libertà. Ed è per garantire a tutti gli stessi strumenti e le stesse possibilità di accesso che noi dobbiamo continuare a batterci, come cittadini, come rappresentanti delle istituzioni, come forze sindacali, come lavoratori. Che sia quindi un primo maggio di coraggio ma anche di solidarietà per tutte quelle persone che oggi stanno lottando per difendere il proprio lavoro nelle tante vertenze che conosciamo e sulle quali dobbiamo sentirci tutti impegnati“.
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