“Don Uva” di Foggia rischia la chiusura, interviene la Regione.
“Don Uva” di Foggia rischia la chiusura, interviene la Regione. La Regione Puglia, l’assessore alla Sanità Rocco Palese e il direttore del Dipartimento regionale promozione della salute Vito Montanaro, dopo gli orrori, violenze e maltrattamenti sui pazienti del “Don Uva” di Foggia, disposero l’invio degli ispettori delle Asl, per verificare la gestione dei malati psichiatrici.
Orrore al Don Uva di Foggia: violenze e maltrattamenti su pazienti – Pugliapress – Quotidiano online
Direttore regionale promozione della salute Vito Montanaro: ”I fatti emersi dall’inchiesta della Procura di Foggia, che ha portato tra l’altro alla sospensione di 30 dipendenti, di cui 15 arresti e 15 agli arresti domiciliari, potrebbero costituire una violazione del rapporto contrattuale. È per questo che la Regione inviò una nota alle Asl di Foggia e Bat, nel cui territorio sorgono le strutture private del Don Uva nella quale si richiedeva l’avvio di verifiche, da parte dei Dipartimenti di prevenzione, sull’attività degli ex istituti ortofrenici. A fine 2021 il “Don Uva” Universo Salute ha chiesto la trasformazione dei 180 posti letto di Foggia (da ex «Op» a ortofrenico) ai fini della rivalutazione economica, richiesta che comporta una nuova verifica di accreditamento”.
“Don Uva” di Foggia rischia la chiusura, interviene la Regione
Nel 2022 la Regione dichiarò, impegnandosi di riconoscere un adeguamento, cospicuo, dei corrispettivi per gli ex pazienti ortofrenici, da applicare dopo l’accreditamento, ancora non rilasciato.
La legge regionale 9 del 2017 prevede in questi casi la possibilità di effettuare controlli approfonditi. Controlli mai espletati dalla Regione Puglia.
“Don Uva” di Foggia rischia la chiusura, interviene la Regione
Il 24 gennaio i carabinieri di Foggia hanno arrestato 15 dipendenti del «Don Uva», imponendo il divieto di ingresso ad altri 15 dipendenti accusati di violenze sui pazienti psichiatrici.
La lettera che il dipartimento Salute ha mandato alle Asl di Foggia e Bat è al vetriolo, nei toni e nella sostanza. Ed è stata mandata anche alla Procura di Foggia, per chiedere se ci sono elementi sull’«eventuale responsabilità anche del titolare dell’autorizzazione». Ciò significa che: “se dovesse emergere che all’interno della struttura c’era meno personale rispetto a quanto previsto dai regolamenti, si arriverebbe «alla revoca (immediata) dell’autorizzazione all’esercizio con conseguente chiusura della struttura».