Barletta, il killer delle tartarughe uccide ancora.

Barletta, il killer delle tartarughe uccide ancora. Oggi, ancora agli inizi del terzo millennio, si registrano casi orribili e trasecolanti di continui maltrattamenti di animali, fino alla loro uccisione con metodologie macabre da parte dell’uomo che di essere umano ha ben poco.
Il grande scrittore russo Dostoevskij nella seconda metà del XIX secolo scriveva: “Amate gli animali: Dio ha donato loro i rudimenti del pensiero e una gioia imperturbata. Non siate voi a turbarla, non li maltrattate, non privateli della loro gioia, non contrastate il pensiero divino. Uomo, non ti vantare di superiorità nei confronti degli animali: essi sono senza peccato, mentre tu, con tutta la tua grandezza, insozzi la terra con la tua comparsa su di essa e lasci la tua orma putrida dietro di te; purtroppo questo è vero per quasi tutti noi”.
A Barletta, si è verificato il secondo caso di omicidio in poco più di tre mesi delle tartarughe marine Caretta caretta, uccise con le medesime modalità del primo caso: massi legati intorno al collo e alle pinne per trattenerle sul fondo e ucciderle per annegamento.
A lanciare l’allarme è il Wwf di Barletta.
Un brutale episodio che dovrebbe far riflettere perché certe azioni inumane, hanno della crudeltà indescrivibile e che non hanno nulla a che vedere con una civiltà evoluta che dovrebbe avere a cuore gli animali come priorità sociale ed educativa.
C’è una cultura che non rispetta gli animali, quella cultura che non fa crollare tutti i sistemi filosofici del mondo come scriveva Pirandello. Chi semina delitto e dolore non può mietere gioia e amore.
«Considerata la gravità della situazione – dicono dal Centro recupero Wwf Barletta – chiediamo a tutti i cittadini e soprattutto ai pescatori barlettani e non, di segnalare qualsiasi movimento sospetto, qualsiasi attività “strana” da parte di chiunque. Preghiamo tutti di aprire gli occhi, di non voltarsi dall’altra parte – è l’accorato appello – di aiutarci a fermare questa strage assurda e insopportabile».
I responsabili saranno denunciati alle autorità competenti.