Bari – Scarcerato il proprietario del bar
Bitritto (Ba) – Prima un diverbio nel locale tra il barista e l’avventore in evidente stato di alterazione psico-fisica e con precedenti penali, poi l’immobilizzazione e la morte del ventisettenne Gianni Palazzotto. E’ accaduto qualche giorno fa a Bitritto in provincia di Bari. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 27enne dopo la lite con il proprietario del locale, all’arrivo dell’ambulanza sarebbe morto. Il 31enne proprietario del locale è stato portato in carcere con l’accusa di omicidio doloso.
A pochi giorni dall’arresto è stata ordinata dal gip del Tribunale di Bari Antonella Cafagna, l’immediata scarcerazione del 31 enne proprietario del bar Francesco Assunto per la morte di Giovanni Palazzotto. La difesa rappresentata dagli avvocati Raffaele Quarta e Giuseppe Giulitto, ha rappresentato l’assenza di riscontri a supporto dell’accusa e l’estraneità dell’indagato a dinamiche illecite. Le argomentazioni hanno fatto breccia davanti al gip che ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare, motivando: “Non sarebbe imputabile ad un atto volontario dell’indagato. L’immobilizzazione sarebbe scaturita da un comportamento di assoluta eccezionalità, di un travalicamento dovuto ad errore colpevole, grave turbamento derivante dalla situazione di pericolo in atto e di eccesso colposo nella legittima difesa“.
E’ emersa, dalle risultanze investigative sempre allo stato degli atti, un’immagine nitida dell’essenza della volontà dell’indagato di cagionare la morte della vittima, anche solo l’accettazione di essa come rischio connesso alla propria azione costrittiva, per contro sorretta, sin dei primi istanti, dalla finalità difensiva e dall’intento di attendere l’intervento delle forze dell’ordine. In attesa dei risultati dell’autopsia che è stata eseguita ieri e il responso si conoscerà tra 60 giorni, “il ragionamento logico deduttivo secondo cui a causare il decesso della vittima potrebbe essere stata la manovra costrittiva praticatale sul torace dal soggetto agente – aggiunge la gip – , non riceve allo stato adeguata copertura scientifica e sconfina nel campo delle mie ipotesi o congetture, inattendibili perché fondate su dati incompleti“.