LA SQUADRA ALTAMURANA A-TEAM DI SOFTAIR IN FINALE DI COPPA ITALIA CSEN
La A-Team Softair di Altamura è un’ associazione che pratica da più di 12 anni l’ attività del softair nella provincia di Bari. La squadra nel corso degli anni , ha partecipato ad innumerevoli competizioni e campionati, raccogliendo ottimi risultati sportivi e piazzandosi ai vertici delle classifiche e podi. Proprio quest’ anno la squadra ha ottenuto grandi soddisfazioni: la qualificazione alla finale di Coppa Italia CSEN 2022. L’ ambita Manifestazione si svolgerà il 22 maggio 2022 a Varano de Melegari ( Parma ). Si contenderà il titolo di Campioni d’ Italia gareggiando con le 20 squadre finaliste provenienti da tutta Italia.
Abbiamo incontrato uno dei soci fondatori del Club – Marcantonio per scoprire qualcosa in più sul softair e questa squadra.
Marcantonio Dambrosio ( Vice Presidente della A-Team ), cos’è il softair?
Il softair è uno sport che ha in sè partecipazione, coinvolgimento e adrenalina. Un gioco in cui si affermano i valori della lealtà e onestà, un gioco basato sulla simulazione di tattiche militari con repliche giocattolo di armi ad aria compressa. Ogni atto di violenza fisica o verbale è chiaramente bandita e non tollerata in associazioni serie. Partecipano atleti con adeguata attrezzatura di protezione come occhiali, maschere, caschetti, guanti e abbigliamento consono all’ attività come tute mimetiche e buffetteria militare.
Le ASG, sono repliche fedeli di armi militari, ma sono completamente innocue perchè sparano pallini di plastica che provocano solo una sensazione analoga al pizzicotto. Hanno una potenza irrisoria tanto da essere catalogate per la legge alla pari dei giocattoli.
La disciplina permette alla persona colpita di riconoscere la ” sconfitta ” e dunque, la propria eliminazione dal gioco.
Il softair sviluppa l’ autocontrollo ed aiuta la gestione e la risoluzione dei problemi, tanto da essere utilizzato a livello aziendale nell’ ambito del team building e del problem solving. Noi stessi come associazione siamo stati in più occasioni coinvolti nell’ allestimento di attività formative aziendali in partnership con Mental e Business coach affermati.
Da quanto tempo giochi a Softair e come hai iniziato a giocare?
Gioco a questo sport da quando avevo 16 anni, ho iniziato nel 2009, la mia prima partita è stata a Corato, ai tempi non esisteva ancora un club ad Altamura. Ho conosciuto l’ attuale presidente Antonio Petrara, tramite passaparola di amici e mi ha fatto subito innamorare di questo sport, ricordo la mia prima partita come una giornata indimenticabile, sono passati 13 anni e ricordo ancora tutti i dettagli.
Che rapporto ha con i suoi compagni di squadra, che aria si respira nel vostro team?
Il clima che si respira nella nostra associazione è di massima fiducia, il rapporto con i miei compagni di squadra è di una armonia invidiabile, che non ho trovato in nessun altro contesto. La squadra è compatta, c’è spazio sia per la goliardia che per la competizione, ci si aiuta sempre dentro e fuori dal campo. Quasi una seconda famiglia.
Qual è la cosa che più ti piace di questo sport e quella che odi?
La cosa che amo di più è sicuramente passare le domeniche immersi nella natura, apprezzandola in ogni stagione. Cosa odio è la mancanza di regole ” standardizzate ” frutto della disgregazione da parte dei comitati ed enti di promozione e chiaramente la disonestà dei furbetti che ogni tanto può capitare che ci provino.
Qual è stato il percorso per qualificarvi alla finale?
Ci sono voluti anni e tantissime esperienze, molte in Puglia, altre fuori regione per raggiungere uno standard competitivo alto, le qualificazioni sono state gare intense, dove il minimo errore ci sarebbe costato caro. Certo, anche noi abbiamo fatto i nostri errori, ma abbiamo dato il massimo ed il risultato ci ha premiati.
Secondo lei qual è stata la caratteristica della tua ASD che vi ha portato ad ottenere questo ed altri importanti risultati?
Come in tutte le discipline la costanza premia sempre, soprattutto in questo sport, dove l’ affiatamento e la conoscenza dei propri compagni di squadra è fondamentale. Personalmente credo che la lucidità in momenti dove l’ adrenalina si può misurare con la bilancia, ha fatto la differenza. Lucidità che chiaramente proviene dalle innumerevoli esperienze che hanno visto la nostra associazione protagonista.
Cosa dovrebbe aspettarsi un ragazzo che vuole iniziare a giocare e quale deve essere il suo approccio?
Ad un ragazzo che vuole avvicinarsi a questa pratica, direi di trovare una squadra con cui sentirsi a proprio agio, dentro e fuori il gioco, di impegnarsi ed ascoltare chi ha esperienza. Ho incontrato tante persone che hanno iniziato questo sport ed hanno ” mollato ” per incompatibilità con i compagni, o incapacità ad adattarsi. In un gioco dove bisogna fidarsi del proprio avversario, l’ aria che si respira anche negli ” spogliatoi ” è fondamentale.
Un pronostico sul risultato finale
Eh.. questa finale sarà una grande incognita, sarà senza ombra di dubbio una grande prova per tutte le squadre in gioco, sia dal punto di vista fisico che tattico, noi daremo il massimo, come sempre e con un pizzico di fortuna, potremmo fare una bella prestazione…. ma si sa che la fortuna sorride agli audaci.
Francesca Branà