BARI, FURTO SACRILEGO ALL’ INTERNO DELLA BASILICA DEL SANTO PATRONO
Un furto sacrilego è stato compiuto nella notte all’ interno della Basilica del Santo Patrono di Bari, venerato da russi e ortodossi, dove ignoti hanno rubato l’ anello di notevole valore, il libro con tre palle d’ argento e una croce in argento con alcune gemme, una collana reliquiaria e il contenuto delle offerte dei fedeli.
Le indagini sono ancora in corso e i carabinieri della squadra mobile, stanno effettuando i rilievi. Molto probabilmente i ladri, sono entrati rimanendo nascosti fino all’ orario di chiusura, dopodichè hanno trafugato il prezioso gioiello indisturbati, uscendo tranquillamente dalla chiesa dopo il colpo, riuscendo ad eludere il sistema d’ allarme.
Sindaco Antonio Decaro: ” La notizia del furto di parte degli oggetti sacri della statua di San Nicola in Basilica mi lascia sgomento. Un atto non solo sacrilego ma fortemente offensivo per la comunità di fedeli e devoti nicolaiani e per la città di Bari, che intorno al messaggio del suo Santo patrono ha costruito gran parte della sua identità. Aver sottratto i simboli più evocativi della vita e della missione del vescovo di Myra , significa aver ferito profondamente la città. Spero che l’ autore di questo gesto meschino e inqualificabile si penta presto e che riconsegni ai padri domenicani quanto sottratto. Perché non ci può essere nessuna giustificazione per rubare nel luogo che custodisce la vita e la storia di tutti noi. “
*********AGGIORNAMENTO : Nella notte dalle ore 3:00 alle ore 5:00 a.m come testimoniano le telecamere installate all’ esterno e all’ interno della Basilica di San Nicola, un uomo giovane, aiutato da un complice non visibile all’ occhio delle telecamere, dopo aver divelto un’ inferriata e sfondato la porta d’ ingresso, è entrato nella Basilica con il precipuo obiettivo di svuotare la cassette delle offerte dei fedeli ai piede della statua del Santo Patrono, successivamente si è impossessato dei gioielli del Santo, non prendendo la croce pettorale, fortunatamente, dono dell’ Arcivescovo Mariano Magrassi. Questa la I ricostruzione dei Padri Domenicani.
Francesca Branà