MORTO IL FRATELLO DI POLINA DURANTE IL BOMBARDAMENTO A KIEV
La violenza e la sopraffazione non portano mai nulla di buono, conducendo l’ Umanità verso l’ abisso. Purtroppo, sul suolo d’ Ucraina marciano i soldati, esplodono le bombe e irrompono i carri armati. Muoiono Donne, Uomini, Bambini.
Oggi il fratellino di 5 anni di Polina, la bambina di 10 anni uccisa nei giorni scorsi a Kiev durante il bombardamento della capitale ucraina, è morto dopo essere stato ricoverato in terapia intensiva per le ferite riportate. Il bimbo, Semyon, era stato trasportato d’ urgenza in ospedale insieme con l’ altra sorella più grande Sofia, 13 anni, che resta sempre in gravi condizioni.
Semyon, è morto oggi all’ Okhmatdyt Children’s Hospital. Nello scontro erano rimasti uccisi anche i genitori dei piccoli, Anton Kudrin e Svetlana Zapadynskaya.
L’ Italia è a fianco alle popolazioni colpite dalla guerra , che sta cospargendo di sangue l’ Europa. Continuiamo a sperare nei buoni uffici della diplomazia, convinti che il confronto possa risolvere le più grandi controversie, anche fra i Popoli, perchè i conflitti si sa come iniziano, ma non si sa mai come potrebbero finire.
Urge utilizzare tutti i canali per cercare di risolvere con la diplomazia il conflitto, lasciare aperta ogni possibilità di dialogo, fare di tutto per porre fine a questo quasi inspiegabile momento di guerra. Siamo ad un bivio e l’ Italia rischia di entrare in guerra, un possibile pericolo imminente che potrebbe coinvolgerci in un conflitto dalle conseguenze oggi impensabili.
Gli italiani da questo conflitto pagheranno un prezzo salato per l’ aumento del costo dell’ energia e per il blocco del mercato russo, ma è indispensabile dimostrare fermezza ed unità. L’ economia si può risanare, i danni di una guerra sono insanabili e, rischiano di lasciare tanti morti innocenti.
Francesca Branà