I grandi anni di Bari e Lecce in Serie A
C’è stato un tempo, neanche troppo lontano, nel quale la Puglia è stata rappresentata alla grande in Serie A da due squadre su tutte, ossia il Bari e il Lecce. Parliamo di un’epoca che inizia alla fine degli anni ’90 e finisce nel 2011, anno in cui la squadra salentina fu retrocessa in via praticamente definitiva dopo varie stagioni a fare da ascensore tra la serie cadetta e il massimo palcoscenico italiano.
Riuscirà il Lecce a tornare in Serie A?
Soprattutto dal 1999 al 2006, il Lecce fu una delle realtà più appassionanti del calcio italiano, e in parte la responsabilità fu del tecnico boemo Zdenek Zeman, che arrivò nella stagione 2004-05 per dare una spinta emotiva e tattica importante. In quell’annata la squadra giallo rossa visse il suo miglior momento di sempre, finendo undicesima in classifica, miglior posizione della sua storia nella massima serie, e spiccando come secondo miglior attacco del campionato. La grandezza di Zeman fu non solo di aver creato un gioco armonioso e volto all’attacco, ma anche di aver saputo valorizzare nuovi attaccanti precedentemente sconosciuti come il montenegrino Mirko Vucinic e il bulgaro Valeri Bojinov. La squadra salentina, che in questo momento risulta tra le favorite alla promozione in Serie A da quello che ci dicono le quote delle scommesse online disponibili a metà febbraio, vive adesso un processo di ricrescita importante, ed è stata sicuramente la squadra pugliese più virtuosa dell’ultimo ventennio.
Durante tanti anni il suo settore di scouting è stato il segreto del suo successo, con il bravissimo Pantaleo Corvino, attuale responsabile dell’area tecnica, a scovare ovunque nel mondo dei talenti purissimi che andavano solo smussati. Un esempio su tutti è stato Ernesto Chevanton, attaccante uruguaiano esploso col Lecce all’inizio del nuovo millennio e che oggi vive ancora in città e lavora per il club. A lui sono seguiti in tempi più recenti Juan Cuadrado e Luis Muriel, talentuosi colombiani attualmente in forza rispettivamente alla Juventus e all’Atalanta, e che con il Lecce hanno vissuto il loro debutto in Serie A, prendendo uno slancio importante.
I migliori anni del Bari che ora si prepara alla Serie B
Dall’altro lato della Puglia, ossia quello del capoluogo, c’è quel Bari che ha la sua gloriosa casa in uno stadio costruito per i mondiali, ossia il San Nicola, il quale è in questo momento in ristrutturazione in vista della probabile promozione in Serie B a fine stagione. A fine anni ’90, con un tecnico caparbio e ostinato come Eugenio Fascetti in panchina, il Bari visse una splendida stagione 1998-99, arrivando al decimo posto in classifica, offrendo un bel calcio.
In quella formazione spiccava il talento di Gianluca Zambrotta, che passò poi alla Juventus con la quale avrebbe vinto quasi tutto e si sarebbe poi consacrato anche campione del mondo con la nazionale italiana nel mondiale di Germania 2006. In quella squadra, inoltre, stava per sbocciare il talento cristallino di Antonio Cassano, un classe 1982 che al suo debutto in Serie A segnò uno strepitoso goal all’Inter e da quel momento in poi divenne uno dei migliori calciatori italiani. Partendo da un Bari spettacolare, Cassano arrivò fino al Real Madrid per poi tornare a giocare nella massima serie in Italia.
Ora i fan del calcio italiano aspettano con speranza che queste due grandi squadre del passato tornino nel campionato che conta.