“Apnea” ( short movie )
Posted On 08/01/2022
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Apnea short movie è il nuovo cortometraggio scritto e diretto da Francesco Emanuele Delvecchio attore e regista barlettano.
Il corto è nato dopo il primo lungo ciclo di lockdown che ha visto l’ Italia e non solo essa, muoversi in quello che è stata la lotta contro un mostro a cui la scienza ha dato un nome , ovverosia quello di Sars Covid 19 e che in qualche modo ci ha visto in qualche maniera tutti supplici ognuno a suo modo per non cadere in una trappola così mortale.
Emanuele Delvecchio: “ Durante il periodo della pandemia molti sono stati i temi sui quali si poteva indagare e scrivere , è stato un periodo in cui ognuno viveva col proprio io, molti silenzi, molti interrogativi , molti futuri divenire d’ un tratto incerti e le nostre abitudini scalfite di punto in bianco dalla mancanza di socialità e libertà nel poterle praticare. D’ altra parte tutte quelle domande , futuri , e abitudini sono divenuti silenzi infruttuosi ed il nostro essere si è trovato mancante e vuoto di risposte quasi svuotati dal rumore cupo del silenzio di fronte alla notizia.
Continua – bisognava attendere a mio modo di osservare le cose , volevo parlarne sì ma allo stesso tempo non avevo un’ esigenza così tanto accecante da mettermi lì e raccontare qualcosa a cui sinceramente il presente che stavamo vivendo era già di per sé un’ enigma dal quale volevamo scappare, ritenevo tuttavia che era opportuno da parte mia tornare a raccontare sì ma puntando alle domande del nostro essere che molto spesso viene sconfitto da un drammatico capovolgimento di fronte e metodo di paragone fatto dall’ avere.
Ecco Apnea short movie vuole raccontare proprio di questo : delle abitudini a cui molto spesso promuovono in maniera insensata la nostra vita e ne fanno diventare un senso di vita, della vita lesa dal bluff nel non poterle praticare , dei pretesti e delle crisi e di queste ultime ne abbiamo affrontate parecchi in questi mesi ” .
La nave è ormai in preda al cuoco di bordo e ciò che trasmette al microfono del comandante non è p iù la rotta, ma ciò che mangeremo domani.” ( Soren Kierkegaard ).
Siamo giustappunto partiti da questo aforisma filosofico per affrontare il tema delle contrapposizioni che il protagonista dell’ opera audiovisiva l’ attore Fabio Salerno ha interpretato nel r uolo di Luca imprenditore a cui le risposte del suo domani tardavano ad arrivare . Miti e speranze sfatate, vita e morte a confronto e volti allo specchio artefici e carnefici di un miracolo che per strane congiunzioni astrali siamo noi stessi a proporre affinché accadano senza nulla togliere al divino .
Apnea short movie è un inno alla vita sul senso stesso della vita , volevo ritornare a raccontare al cortometraggio dopo i molteplici riconoscimenti del Docufilm “ Rivoluzione Gentile “ miglior corto Italiano al GeofF di Cittadella e farlo con la responsabilità non solo verso questo tema ( crisi del lavoro legato alla pandemia ) così delicato ma anche con la stessa ci ha allontanato dalle sale cinematografiche e dai teatri , sacrificio questo che ci ha permesso un ritorno alla bellezza delle cose e voglio sperare della sana interazione sociale e dell’ io. Malgrado tutto è salutare mettersi alla ricerca dell’ essenziale e del vero delle cose possibilmente dimenticandosi di fare appello alla retorica come lo si fa ed è del tutto incerto poiché non a tutte le domande è concessa risposta ma muoversi verso è già un buon principio.
Voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato insieme a me , da Fabio Salerno ( attore ) protagonista del cortometraggio che ha creduto fortemente in questa storia , lo stesso dicasi per tutti gli altri: Simona Santamato, Milena Mezzina, Nicola Conversano,Lorenzo Di Lernia e tutti coloro che vi hanno preso parte. Tutte le maestranze che mi hanno supportato e ultima ma non ultima la Lega Navale di Manfredonia che ci ha concesso il suo patrocinio.
SINOSSI ( SHORT MOVIE )
Per uno strano scherzo del destino il finale dell’ anno 2019 ci ha portato a vivere in maniera del tutto consapevole il bluff , un bluff a cui la scienza ha dato un nome : Coranavirus.
D’ un tratto tutti siamo stati accomunati da un comune indice denominatore : fare i conti con le nostre vite
più o meno agiate , con il nostro indice di speranza nel credere che tutto potesse essere una guerra lampo contro questo male che spargeva il suo dominio incontrollato e incontrastato in ogni dove del mondo .
Ogni città , ogni paese ed ogni anima è corsa ai ripari come poteva e principi e priorità come quello della
libertà sociale sono stati lesi.
D’ un tratto il raziocinio ha fatto perdere le sue tracce dileguandosi ed è tornato in auge l’ istinto animale insito in noi il quale porta alla sopravvivenza forsennata quasi senza respiro.
I balconi dispensavano aria, la gente osservata dall’ alto sembrava robotica , cibernetica , automi , marionette e prede allo stesso tempo in cerca di un riparo sotto un cielo cieco e occluso.
Produzioni ferme , alimentari presi d’ assalto e qualcuno già moriva nella sua solitudine .
“ La nave è ormai in preda al cuoco di bordo e ciò che trasmette al microfono del comandante non è più la
rotta, ma ciò che e mangeremo domani.” (Soren Kierkegaard)
Questo piccolissimo film, questa piccolissima storia , vuole porre l’ accento sulle vite spezzate lasciate nel
silenzio, vuole porre il focus sulla lotta per la vita, sul senso inverso della perdita, sulla fioca speranza , e che
Dio voglia o no persino sul senso del miracolo, miracoli che a volte noi stessi innestiamo.
Il nostro imprenditore Luca si troverà ad affrontare conflitti interni allo specchio del suo essere disperante ,
tra bene e male , tra vita e morte , tra routine e abitudini e mancati appigli poiché essi possano precostituire il nocciolo della nostra esistenza a cui volgarmente diamo un senso.
Eravamo in lentezza eppure c’era chi viveva attimi tremendi , facendo i conti col suo domani , attimi di celerità trattenuta come se fossimo molecole scosse in un contenitore.
Questo è un documento per la vita , nel valore della vita.
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