LA LEGITTIMITA’ DEL GREEN PASS
L’ estate 2021 sarà all’ insegna del GREEN PASS, OBBLIGATORIO a partire dal 6 agosto.
La variante Delta e il continuo aumento dei contagi, hanno permesso al Governo di estenderne l’ obbligo, consentendo solo a chi è immunizzato o ha un tampone negativo, l’ ingresso nei luoghi più affollati. Certificazione verde anche per palestre, teatri, cinema e manifestazioni sportive e culturali, per prendere parte ai concorsi. Tutto finalizzato a frenare la risalita dei contagi. Il Green pass si ottiene con la I dose di vaccino, con tampone rapido fatto 48 ore prima.
I prossimi 15 giorni, tempo fissato dal Governo per consentire a chi non l’ ha fatto di vaccinarsi, e alle attività coinvolte di organizzarsi e uniformarsi alle nuove regole, pena sanzione pecuniaria che va da 400 a 1000 euro sia a carico dell’ esercente che dell’ utente. In caso di reiterazione in 3 differenti giorni, l’ esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10gg. Tale obbligo ( oggi limitato alle residenze per anziani e alle feste di matrimonio ), consentono solo a chi è immunizzato o ha tampone negativo, l’ ingresso nei luoghi più affollati al chiuso.
Il Green pass dura 9 mesi dopo aver completato il ciclo vaccinale con la II dose.
Il Commissario Straordinario d’ intesa con il Ministro della Salute, definirà un protocollo con le farmacie e con altre strutture sanitarie per assicurare fino al 30 settembre 2021 la somministrazione di test antigenici rapidi a prezzo calmierato.
- Ma il Green Pass è costituzionale?
Nella Costituzione gli artt. che vengono presi a riferimento sono l’ art. 16 e l’ art. 32 Cost.
Art. 32 Cost : ” Nessun cittadino può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La L in nessun caso può violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana “.
Art. 16 Cost : ” Ogni cittadino può muoversi e soggiornare in qualunque parte del territorio nazionale, previe limitazioni imposte per legge che possono essere dettate sia da motivi di sanità che di sicurezza “.
Lo Stato può costringere i cittadini alla profilassi perchè il Diritto alla Salute nella nostra Costituzione è tutelato come diritto FONDAMENTALE non del singolo ma come INTERESSE DELLA COLLETTIVITA’.
Ciò consente l’ imposizione di un trattamento sanitario se diretto non solo a migliorare o a preservare lo stato di salute di chi vi è assoggettato, ma anche a preservare lo stato di salute degli altri, e consentirne limitazioni di libertà per motivi di sanità.
Secondo la sentenza della Corte Costituzionale del 2018, se il trattamento è diretto non solo a preservare lo stato di salute del diretto interessato, ma a migliorare quello degli altri, previo che questo trattamento non incida negativamente sulla salute del singolo, è possibile l’ OBBLIGO e subordinare la vaccinazione soprattutto alle professioni che impongono il contatto con molte persone, qualora si riuscisse a dimostrare che si tratta di contesti ove il virus circola più velocemente. La Corte di Strasburgo è favorevole all’ obbligo vaccinale.
Il trattamento non deve incidere negativamente sulla salute del singolo, ma deve essere positivo per la salute della collettivita’.
La Legge che li dispone deve essere proporzionata e non discriminatoria. Obblighi vaccinali sono stati disposti già nel 1963, 1966,1991 e nel 2017 nelle persone in età pediatrica da 0 a 16 anni, soggetti ad obblighi vaccinali. Malattie una volta epidemiche quali Poliomielite, Morbillo etc etc sono state sdradicate quasi completamente, grazie alle vaccinazioni obbligatorie, fatte a tappeto per assicurare l’ interesse della collettività.
Il Green Pass non è altro che un REQUISITO o una IDONEITA’ così come richiede la patente per poter guidare
un’ automobile in luogo pubblico.
Il Governo seguendo il CRITERIO PROGRESSIVO, prima con il CONVINCIMENTO e poi con la CERTIFICAZIONE, sta tutelando l’ interesse della collettività come rimedio generalizzato ERGA OMNES.
Francesca Branà