PROTESTA DEI SINDACI DEL SUD CONTRO IL PNNR
” Tutte le grandi crisi e le grandi catastrofi provocano sofferenze, ma da esse bisogna saper trarre le dovute lezioni per cambiare in meglio lo stato di cose presenti “.
Oggi oltre 600 Sindaci sono scesi in piazza a Roma per chiedere DIGNITA’ e SERVIZI EFFICIENTI per la collettività. I Sindaci sono responsabili dell’ amministrazione comunale e componenti della Repubblica insieme alle Regioni, ragion per cui necessitano di contributi da parte del Governo.
Hanno chiesto a gran voce che, si applichi in maniera rigorosa, il principio di Responsabilità personale ed individuale per evitare di essere passibili di responsabilità che competono ad altre istituzioni.
Il consenso dev’ essere uguale a RESPONSABILITA’ e COMPETENZA.
I sindaci sono contrari alle Immunità ma non possono accollarsi e pagare per colpe non a loro imputabili.
Gli oltre 600 Sindaci giunti nella Capitale, hanno sottoposto una serie di proposte normative al Governo e al Parlamento per un ripristino alla finanza derivata e non al federalismo fiscale . I Sindaci sono i primi e più esposti rappresentanti delle istituzioni sul territorio, e in questo particolare periodo storico di difficoltà post – pandemia , affrontano quotidianamente mille rischi con risorse insufficienti e strumenti normativi spesso inutilizzabili.
L’ Anci capeggiata dal Presidente Antonio Decaro, ha lanciato l’ allarme « sul modo in cui si sta gestendo la partita del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Pnnr » e ha chiesto una presa di posizione più netta a favore delle realtà più svantaggiate.
« Si sta profilando – spiega Davide Carlucci, sindaco di Acquaviva delle Fonti e coordinatore della Rete – l’ ennesima beffa ai danni dei Comuni meridionali, già impoveriti da anni di politiche di ispirazione federalista che hanno svuotato le nostre piante organiche. Arriviamo così all’appuntamento del Recovery Fund senza progetti da presentare e senza personale che li possa redigere e attuare. Ancora una volta il Meridione è condannato ».
Carlucci ha consegnato al presidente dell’ Anci Antonio Decaro, a nome dei 600 sindaci di Recovery, un elenco di richieste puntuali per evitare che i fondi del Pnrr, già quasi dimezzati rispetto ai criteri indicati europea, finiscano in prevalenza al centro-nord.
Innanzitutto, i progetti: occorre ” incrementare il fondo per la progettazione, affidando direttamente, senza gara, fondi per la creazione di un parco progetti coerente con le linee guida del Pnrr in base alle necessità locali e in misura proporzionale alla popolazione». Parallelamente, occorre «sostenere ed estendere il lavoro di ricognizione dei fabbisogni e delle necessità dei Comuni del Sud, come già richiesto alle Anci regionali, richiesta alla quale non è seguita alcuna risposta “.
Francesca Branà