DDL ZAN CONTRO L’ OMOFOBIA
Posted On 21/05/2021
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Il Ddl 2005, dal cognome del suo relatore alla Camera Alessandro Zan, dove è stato approvato con 265 voti favorevoli, 193 contrari e 1 astenuto in data 4 novembre 2020, reca ” Misure di prevenzione e contrasto alla discriminazione e alla violenza, per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’ orientamento sessuale, sull’ identità di genere e sulla disabilità “.
Il disegno di legge si compone di 10 articoli e si riallaccia in qualche modo a quanto previsto dalla Legge Mancino – Reale ( n. 205/1993 . 205 ) principale strumento legislativo offerto dal sistema italiano contro i crimini d’ odio o dell’ incitamento all’ odio. Un testo breve che punta a modificare l’ art. 604 c.p sul reato di “Propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa “.
L’ articolo prevede la reclusione fino a 1 anno e 6 mesi o la multa fino a 6000 euro nei confronti di chi propaganda idee fondate sulla superiorità, sull’ odio razziale o etnico.
Se venisse approvata, la Legge inserirebbe l’ art. 604bis c.p, che già punisce, tramite la reclusione fino a 1 anno e 6 mesi, le discriminazioni a sfondo sessuale, etnico o religioso, pure quelle basate sul sesso, sul genere,
sull’ orientamento sessuale, sull’ identità di genere o sulla disabilità. Il progetto prevede fino a 4 anni di reclusione chi istiga a commettere discriminazioni o violenze di stampo omofobo, punendo chi organizza e partecipa ad associazioni che istigano alla discriminazione e alla violenza. Oggi l’ aggravante dell’ odio razziale può far lievitare la pena di un reato fino alla metà.
Introdotto il DIVIETO DI ASSOCIAZIONISMO che prevede una pena che va da 1 a 6 anni di reclusione.
Interessante la previsione di cui all’ art. 4 del Ddl che fa salve ” la libera espressione di convincimenti ad opinioni nonchè le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee e alla libertà delle scelte, purchè non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti“.
Si richiama espresso dall’ art. 21 co. I Cost ” Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione “.
Le critiche giunte al disegno di legge da parte del centrodestra, riguardano la questione della ” Libertà di espressione e del reato di opinione “, mentre la sinistra sostiene che non viene ostacolata la libertà di espressione, ma la punibilità che scatterebbe solo in caso di concreto pericolo di azioni discriminatorie.
Lega e Fratelli d’ Italia sono partiti che ostacolano l’ iter del Ddl, battendosi per la libertà di espressione e talvolta sottolineando come la discussione non rappresenti la priorità in un momento come quello che stiamo vivendo e che basterebbe modificare la Legge Mancino, nella quale vengono sanzionati e condannati slogan, gesti e frasi di incitamento all’ odio, alla discriminazione e alla violenza per motivi religiosi, etnici o nazionali. Dall’ altro ci sono Movimento 5stelle e PD di cui fa parte Zan, per i quali non si può perdere altro tempo, in relazione alle aggressioni e discriminazioni balzate agli occhi della cronaca, aumentando l’ aggravante per odio e aumentando le pene fino alla metà, a differenza del centrodestra che preferirebbe puntare alle aggravanti generiche dell’ art. 61 c.p con un aumento di pena di 1/3. All’ interno del Ddl si precisa come, ai fini del provvedimento:
– per ” Sesso ” si intende il sesso biologico o anagrafico;
– Per ” Genere ” si intende qualunque manifestazione esteriore di una persona che sia conforme o contrastante con le aspettative sociali connesse al sesso;
– Per ” Orientamento sessuale ” si intende l’ attrazione sessuale o affettiva nei confronti di persone di sesso opposto, dello stesso sesso o di entrambi i sessi;
– Per ” Identità di genere” s’ intende l’ identificazione percepita e manifestata di sè in relazione al genere anche se non corrispondente al sesso indipendentemente dall’ aver concluso un percorso di transizione.
Il testo prevede l’ istituzione della Giornata Nazionale contro l’ Omofobia, la Lesbofobia, la Bifobia, il giorno 17 maggio, dedicato alla promozione della cultura del rispetto e dell’ inclusione nonchè al contrasto dei pregiudizi, delle discriminazioni e delle violenze motivati dall’ orientamento sessuale e dall’ identità di genere, in attuazione dei principi di uguaglianza e di pari dignità sociale sanciti dalla Costituzione.
La proposta è arenata alla Camera dove si prevede un iter lungo e tortuoso. Compito della legge, tuttavia, è anche quello di riconoscere la cultura che cambia, nell’ alveo di una civiltà giuridica in evoluzione, sempre più attenta ai valori di libertà e dignità della persona umana ( Corte Costituzionale, sent. n. 161/1985 ).
Francesca Branà
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