VARIANTE INDIANA: CHE COSA SAPPIAMO DI QUESTA VARIANTE?
La dignità dei cittadini di questa regione ed il diritto alla salute non possono essere svenduti, nè essere resi merce di scambio in un momento così drammatico come l’ emergenza pandemica. Il perdurare dell’emergenza legata alla diffusione della pandemia ha, sicuramente, stremato la capacità di reazione di molti cittadini e, probabilmente, si fa anche fatica ad indignarsi di fronte ad episodi che sono, chiaramente, inaccettabili.
Alle già note preoccupazioni aggiungiamo il focolaio di 13 persone a Lecce, 3 a Nardò di casi di variante indiana e a Bari il caso di variante simile alla nigeriana.
- Che cosa sappiamo della variante indiana? Lo chiediamo alla Dott.ssa Valeria Castellana del Dipartimento di Biotecnologie mediche e farmaceutiche.
Questa “variante indiana” (B.1.617) è nota da diversi mesi, ma fino a poco tempo fa non aveva suscitato particolari preoccupazioni, soprattutto se confrontata con la più conosciuta e diffusa variante inglese ( B.1.17 ), ora prevalente in diversi paesi occidentali.
Analizzando la variante B.1.617 i ricercatori hanno finora notato la presenza di una decina di mutazioni, senza particolari sorprese rispetto a quelle riscontrate in altre varianti. Alcune di queste mutazioni già note non devono essere sottovalutate, perché rendono il Coronavirus più abile nell’ eludere le difese delle cellule del nostro organismo, e in certa misura nell’ ingannare il sistema immunitario. E’ una variante che coinvolge due mutazioni, una che va ad incidere sulla proteina Spike, e un’ altra mutazione che potrebbe incidere sulla capacità di risposta immunitaria, determinando una resistenza agli anticorpi dopo un’ infezione o aggirare anche parzialmente l’ efficacia del vaccino. La variante indiana genera dei Cluster numerosi durante il suo sviluppo ed ha un indice di infettività elevato.
- Dott.ssa i sintomi della variante indiana sono gli stessi della variante inglese?
- Dott.ssa com’ è arrivata la variante indiana in Italia ed i vaccini sono efficaci difronte a quest’ ennesima mutazione del virus?
Gli elementi per sostenere che i vaccini siano più o meno efficaci contro B.1.617 ci sono, posso sostenere che i vaccini che abbiamo a disposizione si sono rivelati efficaci, nonostante fossero stati sviluppati ben prima del suo arrivo. Contro le varianti emerse in Sudafrica e Brasile l’efficacia sembra essere un poco inferiore, ma anche in questo caso sono in corso studi e approfondimenti.
In generale, è difficile che un vaccino contro uno specifico tipo di virus si riveli totalmente inefficace nei confronti di una sua variante. Anche nello scenario peggiore, i vaccini finora autorizzati dovrebbero mantenere comunque una buona efficacia contro B.1.617. Occorrerà però del tempo per avere qualche dato più certo.
- Dott.ssa come sta procedendo la campagna vaccinale?
A causa di questa stanchezza i cittadini oramai accettano ingiustizie, come l’ultima novità portata avanti dai centri vaccinali dove non si tiene conto dell’orario di prenotazione telematico ma si è costretti ad andare li
(alle ore 7!!), il giorno della prenotazione, e scriversi su un “foglio volante” perché quello che conta è l’ordine di arrivo. Così per chi si reca, inconsapevole di ciò, all’ orario di prenotazione stabilito si troverà ad attendere ore ed ore, creando assembramenti che potrebbero invece essere evitati.
- Dott.ssa la nostra Regione è in linea con le altre e i mass media hanno contribuito ad influenzare la scelta dei cittadini in merito alla vaccinazione?
Quello che colpisce molto è il fatto che, anche a questi livelli, si continui a pensare che i Pugliesi non abbiano il diritto di conoscere la verità su problemi che, quotidianamente, vivono , drammaticamente, sulla propria pelle, con tutte le conseguenze che da essi derivano. Si chiede maggiore chiarezza nella gestione delle dosi di vaccino. Sono in molti a chiedersi, senza ricevere risposta, che fine abbiano fatto le restanti dosi, dato che i pazienti, che debbono fare la seconda dose, vengono spesso rimandati indietro per la mancanza di vaccini anche per gli over 80.
C’è, poi, il problema del sistema di prenotazione vaccinale sulla piattaforma regionale che, da quando sono state aperte le prenotazioni per i soggetti fragili, invece di semplificare le procedure, ha reso tutto più caotico, con una valanga di proteste da parte di chi ha necessità/diritto di essere prioritariamente vaccinato. In pochi giorni, date le numerose richieste arrivate, molte delle quali non in linea con le indicazioni di priorità, è stato necessario intervenire due volte con delle precisazioni. Di fatto, il problema continua ad esistere, creando moltissime difficoltà, proprio quando serviva una forte accelerazione. Nel nostro territorio, dove improvvisazioni, ritardi e carenze organizzative, da tempo caratterizzano tutta la gestione sanitaria e, ancor di più, quella dell’ emergenza anti Covid-19, l’ impegno dei pochi operatori sanitari utilizzati allo scopo non poteva certo garantire l’ efficienza di una campagna vaccinale di massa per non parlare delle persone alle quali hanno inoculato vaccini Pfizer senza averne priorità.
- Cosa consiglia ai cittadini di fare di fronte ai soprusi ed episodi inaccettabili?
Rivolgo a tutti i cittadini l’ invito a reagire. Indigniamoci, ribelliamoci insieme, non possiamo più accettare questi soprusi. Denunciate ogni qual volta viene meno il rispetto a un vostro diritto, il vaccino non è un “favore” che ci devono concedere, ma è un nostro diritto ed è un loro dovere garantirlo, l’ importante è vaccinarsi se vogliamo riavere la nostra libertà.
Ringraziamo la Dott.ssa Valeria Castellana per la sua disponibilità e per aver rilasciato l’ intervista alla Redazione di Puglia Press.
Francesca Branà