ALTAMURA, IL VIRUS UCCIDE IL PADRE E LA FIGLIA NELLO STESSO GIORNO. LA MAMMA E’ IN RIANIMAZIONE
ALTAMURA, il decesso di padre e figlia ha scosso profondamente la comunità murgiana. Una storia straziante quella della famiglia Petruzzelli che ha vissuto sabato 27 marzo la perdita della figlia e nel giro di poche ore del padre. Una tragedia senza fine causata dall’ epidemia da Covid – 19. Non sono solo nomi, ma proprio legami intensi di famiglia. Uno strazio che accomuna tante famiglie.
Il focolaio scoppia in famiglia e finisce in tragedia. Il virus con le sue insidiose varianti non dà tregua. Una tragedia senza fine che dura, ahimè da più di 1 anno.
I dati in base all’ ultimo aggiornamento in data 29 marzo , della Sindaca della città murgiana Avv. Rosa Melodia dimostrano con 991 casi all’ attivo , 138 positivi e 51 guariti , che in realtà la situazione non migliora nonostante la zona rossa.
E’ una tragedia nella tragedia. Il focolaio scoppiato in famiglia , ha avuto un costo troppo alto per la famiglia Petruzzelli, persone che lasceranno il segno nella città altamurana.
Altamura piange la scomparsa di Angela, 46 anni coniugata e mamma di due figli, lavorava in una ditta di trasporti con il marito Filippo e suo padre Raffaele, 70 anni in pensione. Entrambi avevano contratto il Covid, a causa del peggioramento delle condizioni polmonari di Angela due giorni prima e del papà due giorni dopo, erano stati ricoverati ma in due ospedali diversi, Angela all’ ospedale ” Dimiccoli ” di Barletta e Raffaele all’ ospedale ” Fabio Perinei ” di Altamura. Dopo giorni in terapia intensiva e le terapie somministrate, tra cui il plasma iperimmune, sono deceduti entrambi sabato 27 marzo a poche ore di distanza. Angela è volata in cielo, subito dopo il papà Raffaele ha deciso di seguirla. La mamma Rina è ricoverata in terapia intensiva in pericolo di vita. Qualche giorno prima, la stessa famiglia era stata colpita dal decesso del cognato.
Un virus subdolo che non perdona e familiari affranti dal dolore.
I contagi tendono a rimanere alti e alla fine, non ci si rende conto che bisognerebbe evitare pranzi o cene in famiglia, ma intanto, la prevenzione dovrebbe essere una condizione indispensabile, perchè il virus colpisce tutti.
Tu ci sei.
Sono convinto che tu ci sei accanto alle persone che muoiono sole, sole
con a volte incollato sul vetro della rianimazione
il disegno di un nipote, un cuore, un bacetto, un saluto.
Tu ci sei, vicino a ognuno di loro.
tu ci sei, dalla loro parte mentre lottano.
tu ci sei e raccogli l’ ultimo respiro,
la resa d’ amore a te.
Tu ci sei, muori con loro per portarli lassù,
dove con loro sai in eterno, per sempre.
Tu ci sei,
amico di ogni amico che muore ad Altamura, in Puglia, in ogni parte del nostro tormentato paese.
Tu ci sei, sei lì, per farli respirare per sempre.
[ Poesia di Ernesto Olivieri , scritta durante il lockdown e dedicata ai nostri morti ]
Francesca Branà