GENESI DI UNA CATASTROFE: RITARDI, INCAPACITA’, DEBOLEZZE
La potenza di fuoco, la poderosa ripartenza , resilienza..nella realtà è l’ esatto opposto.
Più poveri, famiglie penalizzate e consumi in ritirata. Nonostante il Reddito di cittadinanza e i Ristori, la pandemia sta mettendo in luce l’ inadeguatezza di strumenti pre-Covid , quanto le misure per far fronte agli effetti economici. E’ il dato peggiore dal 2005. Il Mezzogiorno resta l’ area dove la povertà assoluta è più elevata e coinvolge il 9,3% delle famiglie.
Cresce l’ insofferenza verso le misure drastiche di contenimento del virus, la gente è arrivata ai limiti della capacità di sopportazione per le continue privazioni di libertà. Hanno assicurato il popolo italiano sull’ accelerazione dei vaccini ma… come se ci fosse una sorta di maledizione, come una legge non scritta o consuetudine, la quale impedisce la simpatia tra l’ uomo e il vaccino, l’ Aifa, l’ Agenzia del farmaco ” in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’ Ema , ha disposto il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid-19 su tutto il territorio nazionale, dopo le morti sospette, decisione assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paesi europei. Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso.
L’ Agenzia italiana del farmaco inoltre renderà « nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose ».
Negli hub vaccinali delle province di Bari e Barletta-Andria-Trani (BAT) i carabinieri del Nas hanno sequestrato fino ad ora circa 430 dosi del lotto ABV5811 del vaccino anti-Covid di AstraZeneca, sono state sottoposte a sequestro 130 dosi nella BAT e circa 300 negli hub baresi.
Grazie alla strategia folle, ai lutti e al disastro economico, il disastro non è completo visto che sui vaccini ci siamo affidati all’ Unione europea, con una profilassi da maglia nera e dallo stop ad AstraZeneca. Alle incompetenze ci stiamo affidando mani e piedi ad occhi nudi, i ritardi e le incapacità sono talmente tante che adesso ci lecchiamo le ferite. La Von Der Leyen ha siglato contratti capestro così siamo finiti in coda alla fila della distribuzione delle fiale. Con i tempi giusti ci vorranno 6 mesi per raggiungere l’ immunità di gregge, ma grazie allo stop i tempi si allungano ulteriormente, ci sarà un rallentamento della campagna vaccinale ma si proseguirà con Pzifer e Moderna. Lentamente però, chi non morirà prima, riceverà l’ iniezione salvavita. La strategia dei nostri cervelloni, l’ unica che la politica è riuscita ad inventarsi in 1 anno: aprire e chiudere i rubinetti della libertà a seconda dell’ andamento del virus senza anticiparlo, ma arrivando sempre dopo.
Gli italiani sono noti per farsi abbindolare dalla politica. Si poteva intervenire per tempo con tamponi di massa, tracciamento, chiusure tempestive e mirate, approvando un protocollo nazionale di cura, assumere medici e rinforzare i reparti di terapia intensiva, comprare più autobus al posto dei banchi a rotelle, emulare i più bravi. Invece….
In Italia funziona così: prima si ignora l’ allarme, poi si tranquillizza per accattivarsi il consenso o per non prendersi la responsabilità di decisioni impopolari, quindi si colpevolizza e terrorizza la popolazione per costringerla ad obbedire.
Le soluzioni non arrivano, prima si invoca a gran voce la zona rossa, poi si apre l’ Ospedale in fiera con una capienza di soli 15 posti letto attivi, come mai gli altri Paesi stanno scavallando il virus e noi no?
Francesca Branà