Torre Ovo – Marina di Maruggio Muro di contenimento della Torre a rischio crollo – Carrieri presenta esposto in Procura
Reca la data del 18 febbraio 2020, l’esposto presentato alla Procura della Repubblica, dal responsabile regionale della Cpa Ambiente, il giornalista ecologista Mimmo Carrieri, il quale, da oltre un decennio segue il progressivo quanto incessante degrado dell’antica costruzione della torre in località Torre Ovo, marina di Maruggio. Dopo i diversi esposti, segnalazioni, articoli di stampa e interventi di messa in sicurezza eseguiti dai Vigili del Fuoco e dalla Capitaneria di Porto che ne hanno attestato il pericolo, Carrieri fa notare che, fino ad oggi, davvero poco o addirittura nulla è stato fatto. Da premettere che, le pesanti avversità meteo abbattutesi lungo la costa il 12 e 13 novembre 2019, hanno arrecato ulteriori danni alla base della struttura e al muro di contenimento della stessa, ponendola in serio pericolo di cedimento. Come riportato testualmente dall’ecologista nell’esposto, “in data 22 novembre 2019 ho provveduto a segnalare la situazione alla Regione Puglia – assessorato Qualità Ambiente – Demanio Marittimo, affinchè intervenisse nei confronti del comune di Maruggio che, a sua volta aveva assegnato la gara d’appalto per l’esecuzione dei lavori di salvaguardia e restauro della torre in questione, utilizzando fondi rivenienti dal finanziamento di 1milione di euro del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica)”. Rispondendo all’istanza del giornalista Carrieri, la Regione Puglia, con nota del 5 dicembre 2019 chiese al comune di Maruggio “di intervenire urgentemente con apposita ordinanza sindacale al fine di evitare pericolo per la pubblica incolumità”. “Infatti – riferisce nell’esposto lo stesso Carrieri – a seguito della nota regionale, il sindaco di Maruggio, dottor Alfredo Longo, emise in data 16 dicembre 2019 l’ordinanza n. 16 con la quale dispose “l’interdizione veicolare e pedonale nell’area limitrofa alla torre, quindi il ripristino della recinzione esistente in maniera tale che risulti inaccessibile, oltre al ripristino della cartellonistica di sicurezza”. Ciò che però Carrieri intende porre in risalto attraverso l’esposto, è il particolare che riguarda il pericolo di crollo che persiste a tutt’oggi, in quanto, la falesia e la roccia continuano a sgretolarsi e finire in mare, rimarcando, tra l’altro che, nonostante l’affidamento dei lavori di recupero la situazione di degrado persiste”.