Savese condannato a pagare 3mila euro e le spese: aveva diffamato sul web il giornalista ecologista Carrieri
Oggi è sempre più difficile svolgere l’attività di giornalista, in particolar modo quando, raccontando la cruda realtà, spesso ci si deve difendere da aggressioni, attentati e minacce, tali da ricorrere alla protezione costante delle forze dell’ordine. Un caso emblematico è quello di Mimmo Carrieri, giornalista ecologista e responsabile regionale della Cpa Ambiente, il quale, data la sua carica, si è sempre impegnato a denunziare ogni forma di attacco all’ambiente. Questo suo impegno, lo ha portato a subire, oltre alle minacce ed attentati, perfino la diffamazione sul web da parte di chi, evidentemente, si affida ad una tastiera del Pc, per esternare la propria disapprovazione e lo fa nella maniera peggiore, con la diffamazione. Ovviamente si fa riferimento alla recente sentenza della Corte d’Appello di Lecce, sezione di Taranto che ha condannato il 32enne savese A.T.M., difeso dall’avvocato Dario iaia, a risarcire 3mila euro di danni a Carrieri, oltre alle spese. I giudici, dopo avere preso atto della documentazione prodotta dall’avvocato Valerio Palmieri, legale di fiducia di Carrieri, ha ritenuto dover procedere alla condanna del 32enne A.T.M. per avere espresso sul social network Facebook commenti offensivi all’indirizzo del giornalista. Dobbiamo purtroppo rilevare che in Italia, ma soprattutto al sud, numerosi sono i giornalisti che vivono costantemente sotto pressione per avere pubblicato nient’altro che delle verità e, nonostante tutto, mostrando coraggio e resilienza, continuano a pubblicare le proprie inchieste. In ogni caso, Carrieri ha già confermato che continuerà nel suo impegno accogliendo le segnalazioni che quotidianamente gli pervengono da parte di cittadini che, attraverso il suo intervento sulla stampa e le varie istanze, riescono a far sentire la propria voce e spesso anche a risolvere problemi ambientali e sociali.